L’Europa chiusa: serrate in 10 paesi
L'Europa richiude progressivamente per arginare la piena della pandemia autunnale. In Inghilterra, premier Johnson si è arreso alla velocità del coronavirus, che ha provocato oltre un milione di contagi, ed ha ripristinato il lockdown in tutto il paese.
Grecia e Austria hanno fatto lo stesso, allungando la lista dei Paesi tornati alla rigida stretta ai contatti sociali. Johnson, dopo aver resistito per giorni al suggerimento di imporre un confinamento generalizzato di due settimane, ha ceduto agli esperti imponendo un giro di vite ancora più lungo in tutta l'Inghilterra, la nazione più popolosa del Paese: dal 5 novembre al 2 dicembre.
In Austria, la crescita esponenziale dei contagi ha convinto il governo a rompere gli indugi. "Se non agiamo ora, la nostra terapia intensiva sarà sopraffatta", ha spiegato il cancelliere Sebastian Kurz, annunciando il confinamento bis, da martedì fino a fine novembre.
La sofferenza dei reparti di terapia intensiva è motivo di preoccupazione anche in Grecia. Lo ha spiegato il premier Kyriakos Mitsotakis, che ha optato per un parziale lockdown: bar, ristoranti, palestre, teatri, cinema e musei chiusi per un mese ad Atene e in altre grandi città, e coprifuoco notturno.
Ma dal Belgio all'Olanda, dalla Repubblica Ceca all'Irlanda, la triste mappa dell'Europa in serrata si allarga di giorno in giorno. Con la Francia capofila, costretta a tornare al blocco nazionale.
In Germania una sua versione light sta per partire, perché i numeri del virus non sono incoraggianti. In tutto il continente è l'impennata dei ricoveri l'indice della pericolosità di questa seconda ondata di Covid-19.
Da mercoledì prossimo, il 4 novembre, il Portogallo torna ad un lockdown parziale che riguarderà il 70%della sua popolazione.
Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
E il sito: Urmedium