Tunisia, giovani ancora in piazza: scontri con polizia
TUNISI - Anche domenica in molte città della Tunisia, sono ripresi disordini e scontri tra gruppi di giovani e forze di sicurezza, malgrado il lockdown.
Nei sobborghi popolari della capitale, le forze dell'ordine hanno usato gas lacrimogeni per disperdere gli "agitatori". I giovani, considerati "saccheggiatori" dalle autorità, in qualche post sui social definiscono le loro azioni come una rivoluzione degli "affamati" e lanciano slogan contro i governanti.
L'Associazione tunisina dei giovani avvocati ha annunciato lunedì il proprio sostegno ai movimenti sociali ma chiede che siano evitati i saccheggi e che le proteste restino pacifiche. L'associazione accusa le tre presidenze (del Governo, del Parlamento e della Repubblica) di essere all'origine dei problemi e di non fare nulla per affrontarli. Anche uno dei sindacati studenteschi, l'Unione generale degli studenti universitari della Tunisia (UGET), formazione di sinistra, si è schierato a favore delle proteste.
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