Usa, il salario minimo a 15 dollari l’ora
WASHINGTON - Un salario minimo di 15 dollari all’ora migliorerebbe le condizioni di 27 milioni di lavoratori americani, con una limitata ricaduta sull’occupazione.
Queste le evidenze più importanti di numerosi studi governativi e accademici che rendono concreta la possibilità, ambita da oltre due terzi della popolazione, di un deciso incremento della paga minima oraria.
Dopo aver aumentato la retribuzione per i dipendenti federali, il neopresidente Usa Joe Biden potrebbe così seguire l’esempio di un numero sempre maggiore di giurisdizioni americane che hanno già fissato il proprio salario minimo a 15 dollari all’ora e oltre.
“Nessuno in America dovrebbe lavorare 40 ore alla settimana rimanendo al di sotto della soglia di povertà“. ha detto Biden durante un comizio nella sua Wilmington. “Quindici dollari portano le persone al di sopra della soglia di povertà. Abbiamo così tanti milioni di persone che lavorano 40 ore alla settimana, alcune con due lavori, che sono ancora al di sotto della soglia di povertà”.
Le parole del nuovo inquilino della Casa Bianca non sono passate inosservate tra un ordine esecutivo e l’altro.
Lo stesso Biden aveva già espresso questa opinione netta durante gli anni della sua vicepresidenza, ma oggi, dallo scranno più alto, la presa di posizione assume ben altro peso. L’aumento salariale a 15 dollari orari per dipendenti e contractor federali getta le basi per estendere entro il quadriennio questa soglia minima a tutti i lavoratori americani.
Non a caso i Democratici hanno appena riproposto il “Raise the Wage Act” del 2019, che si era arenato nel Senato a guida repubblicana: porterebbe gradualmente il minimo a 15 dollari entro il 2025 e eliminerebbe l’attuale possibilità di pagare salari inferiori al minimo ai lavoratori che derivano una parte sostanziale dell’introito mensile dalle mance. La discussione è tanto più urgente visto che, secondo uno studio degli economisti Bruce Meyer dell’Università di Chicago e James Sullivan dell’Università di Notre Dame, il tasso di povertà negli Usa durante la seconda metà del 2020 è aumentato del 2,4% causa pandemia: è la crescita maggiore dagli anni Sessanta.
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