Un esercito di bambini continua a combattere nel mondo
(last modified 2021-02-14T04:27:01+00:00 )
Feb 14, 2021 05:27 Europe/Rome
  • Un esercito di bambini continua a combattere nel mondo

I bambini sono costretti a eseguire e assistere ad atrocità. Vengono uccisi, feriti, mutilati, abusati mentalmente e sessualmente. Tutto questo è una minaccia alla vita ed estremamente dannoso per i bambini e il loro sviluppo.

Nascosti alle cronache, ai media, alla gente. Tanti bambini non vanno a scuola e non giocano, ma sono costretti a combattere nelle guerre senza fine, rapiti da scuole e villaggi. Nel 2019, gli ultimi dati disponibili, il loro numero era stimato in 250mila. Minori utilizzati, secondo il rapporto del Segretario generale dell’Onu, da decine fra guerriglie ed eserciti regolari in ogni parte del mondo. I Paesi più interessati sono stati: Afghanistan, Colombia, Repubblica democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Iraq, Mali, Sudan, Sudan del Sud, Somalia,  Myanmar, Nigeria, Filippine.

La Somalia, secondo le Nazioni Unite, nel 2019 è fra i Paesi più coinvolti con 1.500 ragazzini, per lo più rapiti da al-Shabaab. Nella Repubblica democratica del Congo oltre 2.500 minori sono stati reclutati dal 2008 e utilizzati fino al loro rilascio, nel 2019, da decine di guerriglie. Le violenze sessuali, purtroppo, sono ampiamente usate, dalle guerriglie e dagli eserciti, nel Congo, Somalia, Repubblica Centrafricana, Somalia, Sudan e Sud Sudan.

 

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