Medici di Maradona sotto accusa: se l'avessero fatto ricoverare poteva salvarsi
"Un comportamento inadeguato, sconsiderato e carente".
È una delle conclusioni della commissione interdisciplinare convocata dalla Procura generale di San Isidro per far luce sulla morte di Diego Armando Maradona, avvenuta il 25 novembre 2020 a 60 anni a causa di un arresto cardiaco in una casa nel quartiere di San Andre's, a Tigre. Maradona - come evidenziato dal documento pubblicato dalla stampa argentina - "Avrebbe avuto maggiori possibilità di sopravvivenza se fosse stato ricoverato in un centro sanitario polivalente".
La Procura ha messo in piedi una commissione interdisciplinare per capire se sarebbe stato possibile evitare la morte di Maradona. I lavori, avviati l'8 marzo, hanno prodotto un documento di 70 pagine, composto da 13 punti, inviato al procuratore generale di San Isidro, John Broyad. Sono sette le persone la cui posizione è stata approfondita dopo il decesso del Pibe de oro. A capo del fascicolo ci sono i nomi del neurochirurgo Leopoldo Luque e della psichiatra Agustina Cosachov, i medici che avevano in cura l'ex calciatore. Gli altri cinque operatori sanitari accusati sono lo psicologo Carlos Daniel "Charly" Diaz, gli infermieri Dahiana Gisela Madrid e Ricardo Omar Almiron, il medico che ha coordinato il ricovero domiciliare per la Swiss Medical, Nancy Forlini, e l'infermiere che aveva un ruolo di coordinatore, Mariano Perroni.
Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium