Per la CIA Stalin non era un dittatore
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Nella vulgata comune siamo abituati a sentir parlare di Stalin come di uno spietato dittatore che avrebbe piegato al suo volere l'intera Unione Sovietica.
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
May 15, 2021 05:47 Europe/Rome
  • Per la CIA Stalin non era un dittatore

Nella vulgata comune siamo abituati a sentir parlare di Stalin come di uno spietato dittatore che avrebbe piegato al suo volere l'intera Unione Sovietica.

In ambito storico, ma anche letterario e cinematografico, questa narrazione viene proposta come la più attinente alla realtà dei fatti. A contestare questa visione arriva però nel 2008 un documento declassificato della CIA degli anni '50 molto interessante: si tratta di un'analisi che smentisce nettamente l'idea che si possa parlare dell'URSS come di una dittatura personale esercitata autocraticamente da Stalin. La data precisa del documento è purtroppo parzialmente coperta, ma si può presumere dai contenuti del testo che il 2 marzo a cui si allude sia il 1954, o forse più verosimilmente il 1955: siamo cioè nel delicato “interregno” che segue la morte di Stalin (5 marzo 1953) e precede il fatidico XX Congresso del PCUS (14-26 febbraio 1956) che sancirà la leadership di Chruscev e la conseguente “destalinizzazione”, da lui lanciata in solitaria, senza essersi consultato con il resto del partito. Siamo insomma nel periodo in cui secondo diversi storici si svilupperebbe quella “leadership collettiva” che a loro detta segnerebbe uno stacco netto rispetto al periodo precedente, caratterizzato dalla leadership solitaria di Stalin, affermatasi secondo i più nel corso degli anni '30.

Ecco uno dei punti più significativi del testo:

«Anche ai tempi di Stalin c'era una leadership collettiva. L'idea occidentale di un dittatore all'interno della struttura comunista è esagerata. I malintesi su questo argomento sono causati dalla mancanza di comprensione della reale natura e organizzazione della struttura di potere comunista. Stalin, sebbene detenga ampi poteri, era semplicemente il capitano di una squadra e sembra ovvio che Chruscev sarà il nuovo capitano. Tuttavia, non sembra che nessuno degli attuali leader raggiungerà la statura di Lenin e Stalin, quindi sarà più sicuro presumere che gli sviluppi a Mosca saranno sulla falsariga di quella che viene chiamata leadership collettiva, a meno che le politiche occidentali non forzino i sovietici a snellire la loro organizzazione di potere. La situazione attuale è la più favorevole dal punto di vista dello sconvolgimento della dittatura comunista dalla morte di Stalin».(lantidiplomatico.it)

 

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