Tunisia: il presidente rimuove altri funzionari del governo
TUNISI-Il capo dello Stato tunisino, Kais Saied, ha stabilito di sollevare dall’incarico altri funzionari del governo, dopo l’annuncio del 25 luglio scorso di rimuovere dalla sue funzioni, tra gli altri, il primo ministro, Hichem Mechichi, e di congelare l’attività del parlamento per 30 giorni.
Nella Gazzetta ufficiale della Tunisia è stata pubblicata un’ordinanza presidenziale che pone fine all’incarico del procuratore generale dello Stato e direttore della magistratura militare, Tawfiq Laayouni. È stato emesso, inoltre, un ordine presidenziale per porre fine alle funzioni del segretario generale del governo, Walid Al-Dhahabi. Sollevati dal loro incarico anche il direttore dell’ufficio del primo ministro, Al-Moez Lidin Allah Al-Muqaddam, i consiglieri del primo ministro e i sottosegretari presso l’ufficio del capo dell’esecutivo. Infine, il capo dello Stato, Kais Saied, ha rimosso il capo dell’Autorità generale per i martiri e i feriti della rivoluzione e delle operazioni terroristiche, Abdul Razzaq al-Kilani.
Il ministro degli Affari esteri tunisino, Othman Al Jerandi, su incarico del presidente, Kais Saied, ha telefonato agli omologhi di Italia e Francia, rispettivamente Luigi Di Maio e Jean-Yves Le Drian, al segretario di Stato per gli Affari esteri della Germania, Michel Berger, e all’Alto rappresentante per la politica estera dell’Unione Europea, Josep Borrell, informandoli sugli ultimi sviluppi della situazione nel Paese dopo il sollevamento dall’incarico del primo ministro, Hichem Mechichi, da parte del capo dello Stato. Lo riferisce un comunicato stampa della diplomazia di Tunisi. Il ministro “ha evidenziato che tali decisioni, che si basano su disposizioni costituzionali, si inseriscono nel quadro della salvaguardia della stabilità della Tunisia e del buon funzionamento delle istituzioni statali, tutelandone e garantendone la sostenibilità, alla luce delle sfide senza precedenti imposte dall’attuale situazione politica, economica, sociale e sanitaria che minacciano il Paese, la pace sociale e il cammino democratico”. Il capo della diplomazia di Tunisi ha illustrato agli omologhi l’eccezionalità di queste misure volte “all’organizzazione temporanea dei poteri finché spariranno i pericoli per lo Stato, sottolineando la volontà del presidente di garantire tutti i diritti e le libertà”. Da parte loro, i funzionari europei hanno ribadito il loro sostegno alla Tunisia nel suo percorso politico democratico per garantire i risultati ottenuti nel campo dell’instaurazione dello Stato di diritto, della democrazia e dei diritti umani, conclude il comunicato.
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