Africa, No al regime sionista
(last modified Thu, 19 Aug 2021 03:39:59 GMT )
Ago 19, 2021 05:39 Europe/Rome
  • Africa, No al regime sionista

PRETORIA (Pars Today Italian) - Gruppi della società civile di tutta l’Africa si sono riuniti per chiedere la revoca di una recente decisione del presidente della Commissione dell’Unione Africana (UA), Moussa Faki Mahamat, che concederebbe al regime sionista  lo status di osservatore presso l’organismo continentale.

Il 22 luglio Mahamat ha ricevuto le credenziali da Aleli Admasu, ambasciatore del regime occupante  in Etiopia, Burundi e Ciad. 

Mercoledì 21 luglio, l’Umbrella for Democratic Change (UDC) in Botswana e i Labour Economists and Afrikan Democrats (LEAD) nello Zimbabwe hanno unito le forze con il Movimento del popolo senza terra della Namibia e il Centro per la resistenza popolare, il Forum socialista del Ghana, il gruppo panafricano di Rinascita in Uganda, il Partito popolare rivoluzionario panafricano della Guinea, la Lega dei combattenti economici del Ghana e il ramo nigeriano del gruppo cristiano Kairos. Insieme hanno chiesto agli Stati membri dell’UA di respingere la richiesta di accreditamento del regime sionista e di inserire la questione nell’agenda della prossima sessione del Consiglio esecutivo dell’UA.

Riuniti come Rete di solidarietà panafricana con la Palestina (PAPSN), ai gruppi si sono a loro volta aggiunti la Federazione del Botswana dei sindacati del settore pubblico privato e parastatale (BOFEPUSU), la Federazione dei sindacati del Botswana, la rete degli studenti e dei lavoratori socialisti in Ghana, il ramo dell’Organizzazione Socialista Internazionale e le organizzazioni di solidarietà con la Palestina di Malawi, Tanzania, Senegal, Nigeria, Zimbabwe, Kenya e Sud Africa. In una dichiarazione forte, hanno descritto la decisione di Mahamat come “non democratica e unilaterale”, eludendo le norme procedurali dell’UA. Questo, dicono, “rischia di minare la stabilità e la credibilità dell’UA”.

Regime sionista  afferma di aver bisogno dello status di osservatore dell’UA per aiutare le nazioni africane con l’agricoltura, la tecnologia e lo sviluppo economico. Il PAPSN sostiene che Israele vuole lo status di osservatore per diluire le critiche dell’UA alla sua occupazione illegale della Palestina e vuole giustificare le sue politiche di apartheid contro i palestinesi.

Il gruppo sostiene inoltre che i richiedenti asilo africani, principalmente da Eritrea, Sudan ed Etiopia, sono stati oggetto di razzismo scioccante da parte di politici sionisti.

Il gruppo panafricano sostiene inoltre che Mahamat rappresenta un pericoloso precedente per il presidente, che si scontrerebbe con le opinioni e le preoccupazioni degli Stati membri. Sud Africa, Nigeria, Namibia, Algeria e Tunisia sono solo alcuni degli stati membri dell’UA che hanno pubblicamente dichiarato in passato la loro opposizione alla concessione al regime sionista dello status di osservatore presso l’UA.

Fonte: infopal

 

 

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