Conferenza sulla Libia, Macron: Elezioni il 24 dicembre
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TRIPOLI-Sostegno “unanime” affinché le elezioni in Libia si tengano il 24 dicembre, sanzioni Onu in caso di boicottaggio del percorso che porterà il Paese nordafricano alle urne e il ritiro dei mercenari e delle forze straniere dai territori.
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Nov 13, 2021 06:08 Europe/Rome
  • Conferenza sulla Libia, Macron: Elezioni il 24 dicembre

TRIPOLI-Sostegno “unanime” affinché le elezioni in Libia si tengano il 24 dicembre, sanzioni Onu in caso di boicottaggio del percorso che porterà il Paese nordafricano alle urne e il ritiro dei mercenari e delle forze straniere dai territori.

E sullo sfondo l’appello pubblico di Mario Draghi all’Unione europea per un’intesa sugli sbarchi “continui” di migranti che rendono insostenibile la situazione italiana. La Conferenza di Parigi sulla Libia che si è tenuta a Parigi sotto la regia di Emmanuel Macron, e alla quale era assente il presidente turco Erdogan, ha tentato di tenere insieme i tre principali punti affrontati. Ad iniziare dalle elezioni, sulla cui data, “la comunità internazionale sostiene” il calendario, ha detto Macron. “La chiave adesso per il buon svolgimento è il ruolo delle autorità libiche nelle prossime settimane per favorire un processo inclusivo – ha aggiunto il presidente francese – Le prossime 6 settimane saranno fondamentali”.

“Non tutti possono vincere le elezioni, bisogna mettersi d’accordo prima perché il risultato sia accettato da tutti”, ha aggiunto la cancelliera tedesca Angela Merkel. Leader e capi di Stato e di governo si sono confronti anche su sanzioni Onu per proverà a bloccare le urne e soprattutto sulla presenza di mercenari e truppe in territorio libico. Uno dei più più complicati da sbrogliare, anche per l’assenza di Erdogan, coinvolto in prima persona insieme alla Russia. Macron ha invitato a un ritiro “senza ulteriore ritardo” perché “minacciano la stabilità e la sicurezza del Paese e dell’intera regione”. Ricordando il ritiro di 300 mercenari al servizio di Haftar deciso giovedì, il presidente francese ha sottolineato: “È solo l’inizio: anche Turchia e Russia devono ritirare senza indugio i loro mercenari e le loro forze militari, la cui presenza minaccia la stabilità e la sicurezza del Paese e dell’intera regione”.

 

 

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