Svizzera: estradato un uomo d’affari russo negli Usa
MOSCA-L’uomo d’affari russo legato al Cremlino, Vladislav Klyushin, è stato estradato dalla Svizzera negli Stati Uniti,
il 18 dicembre, secondo quanto riferito dal Ministero della Giustizia svizzero citato dal sito Sicurezzainternazionale. Per Mosca, si tratta di “una caccia ai russi” da parte di Washington. Intanto, il 19 dicembre, nel quadro di tensioni tra Russia e NATO per l’Ucraina, la Germania ha dichiarato che Mosca non può dare ordini all’alleanza atlantica.
Rispetto alla prima notizia, gli agenti di polizia statunitensi hanno accompagnato Klyushin da Zurigo negli Stati Uniti, dove è accusato di insider trading. Klyushin è stato arrestato in Svizzera a marzo 2021, a seguito di una richiesta da parte delle autorità statunitensi, che ne hanno ufficialmente domandato l’estradizione nel successivo mede di aprile. Klyushin è accusato di insider trading per decine di milioni di dollari con diversi complici e il suo appello contro l’estradizione è stato respinto dal tribunale federale svizzero il 10 dicembre scorso.
La Russia si è detta profondamente delusa dalla decisione svizzera e dalla estradizione di Klyushin, definita “frettolosa”. Un portavoce dell’ambasciata russa in Svizzera, Vladimir Khokhlov, ha commentato la vicenda dicendo: “Siamo costretti ad affermare che abbiamo a che fare con un altro episodio di caccia ai russi, tutt’ora in corso, da parte di Washington in Paesi terzi”. L’uomo d’affari oggetto dell’estradizione possiede M13, una società russa che offre servizi di monitoraggio dei media e di sicurezza informatica. Il suo sito web afferma che i suoi servizi sono utilizzati dall’amministrazione e dal governo presidenziale russi.
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