L’attrice Emma Watson sostiene i palestinesi e l’accusano di antisemitismo
LONDRA-Ormai sostenere i palestinesi è diventato essere "antisemiti".
È successo a Emma Watson, l’attrice della saga di Harry Potter. Lo riporta Dailymuslim. L’attrice ha pubblicato sui suoi social il sostegno ai palestinesi per le violenze che gli israeliani commettono impuniti ogni giorno e subito due ex ambasciatori alle NU israeliani l’hanno accusata di essere antisemita. Solo sapessero la differenza tra semiti e sionisti, ma di chi pratica l’apartheid non ci si può solo che aspettare arroganza e censura. La Watson ha pubblicato un post su Instagram dove ha scritto “La solidarietà è un verbo” e subito questi due hanno iniziato a blaterale parole senza senso culminate con la solita ipocrita sentenza “antisemita”. Questo il post completo: “La solidarietà è un verbo. Solidarietà non significa che le nostre lotte siano le stesse, che il nostro dolore sia lo stesso dolore, o che la nostra speranza sia per lo stesso futuro. La solidarietà implica impegno e lavoro, così come il riconoscimento che anche se non abbiamo gli stessi sentimenti, o le stesse vite, o gli stessi corpi, viviamo su un terreno comune”. Citazione della della studiosa britannico-australiana Sara Ahmed. Forse per quei due è stato così complicato capire ciò che vi era scritto che sono esplosi inventando frasi senza senso culminate con la solita accusa. Di per conto l’attrice ha avuto la solidarietà di migliaia di persone che hanno sostenuto il suo commento. Il contrario è successo ai due immaginari che non sono stati sostenuti neanche daiu loro amichetti sostenitori dell’apartheid. La Watson ha ricevuto il sostegno di Leah Greenberg, co-direttrice di Indivisible Project: “Questa è una perfetta dimostrazione dello sfruttamento cinico e in malafede dell’antisemitismo per fermare le manifestazioni di solidarietà con il popolo palestinese”. Anche il giornalista politico inglese Mehdi Hasan ha dato la sua risposta definendo parodia l’intervento di entrambi. Tra l’altro la Watson è ambasciatrice di buona volontà delle Donne per le Nazioni Unite, quindi ha subito un offesa e un attacco istituzionale da parte dei due sionisti. Ma come sappiamo, gli israeliani vedono solo la loro versione come unica e giusta, il resto è antisemitismo.
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