Scontri al confine tra Armenia e Azerbaigian: morti
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Yerevan - ​​​​​​​L’Armenia ha reso noto che il numero dei soldati morti al confine con la Repubblica dell’Azerbaigian ...
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
Gen 12, 2022 14:09 Europe/Rome
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Yerevan - ​​​​​​​L’Armenia ha reso noto che il numero dei soldati morti al confine con la Repubblica dell’Azerbaigian ...

è salito a 3. Questi, secondo quanto dichiarato da Erevan, sono deceduti a seguito di un bombardamento effettuato dai militari azerbaigiani, da collocarsi nel quadro delle tensioni al confine tra le due ex Repubbliche sovietiche, tra le più violente degli ultimi mesi.

A dare notizia dell’uccisione di un terzo individuo è stato il Ministero della Difesa armeno, dopo che già il giorno precedente, l’11 gennaio, era stata annunciata l’uccisione di due soldati armeni e del ferimento di altri due, le cui condizioni, al momento, risultano essere stabili. Stando a quanto specificato, il cadavere della terza vittima, con ferite da arma da fuoco, è stato ritrovato nei pressi delle aree teatro di “intensi scontri”. Le sparatorie dell’11 gennaio, poi placatesi nella sera dello stesso giorno, avrebbero avuto inizio a seguito delle provocazioni delle forze armate dell’Azerbaigian, nella direzione orientale del confine armeno-azerbaigiano. L’esercito azerbaigiano è stato accusato di aver impiegato armi pesanti e droni per colpire le postazioni delle forze armate armene. Baku, dal canto suo, ha respinto le accuse. In realtà, entrambe le parti si accusano l’un l’altra di provocare scontri e tensioni. Lo stesso Azerbaigian, sempre l’11 gennaio, ha annunciato la morte di un proprio soldato a seguito di una provocazione delle Forze Armate armene, in direzione Kelbajar, lungo il confine orientale.

Tali tensioni rischiano di mettere a repentaglio l’accordo di cessate il fuoco raggiunto nel 2020 con la mediazione di Mosca, che ha posto fine a una guerra durata 44 giorni. Il conflitto, che ha causato la morte di 6.000 individui per ambo le parti belligeranti, traeva origine dalla volontà di controllare il Nagorno-Karabakh, una regione separatista scarsamente popolata e montuosa, situata all’interno dell’Azerbaigian, controllata per decenni da combattenti armeni. Sulla base del trattato di pace del novembre 2020, l’Armenia ha ceduto il controllo sull’area del Nagorno-Karabakh e su tutti i sette distretti limitrofi all’Azerbaigian, i quali, dagli anni ‘90, erano stati occupati dalle forze armene.

 

 

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