Roma ospita i colloqui Cina-USA
(last modified Mon, 14 Mar 2022 18:22:44 GMT )
Mar 14, 2022 19:22 Europe/Rome
  • Roma ospita i colloqui Cina-USA

(Pars Today Italian) –– Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, Jake Sullivan, ha incontrato il direttore dell’Ufficio della Commissione Centrale del Partito Comunista Cinese (PCC) per gli Affari Esteri, Yang Jiechi, a Roma, il 14 marzo.

Entrambe le parti devono ancora rilasciare i resoconti ufficiali dell’incontro. L’incontro tra Sullivan e Yang, è avvenuto il giorno dopo che il primo ha avvertito che Pechino potrebbe affrontare gravi “conseguenze” se dovesse aiutare la Russia ad eludere le sanzioni imposte da Washington e dai suoi alleati in risposta all’invasione dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio scorso. Il 13 marzo, Sullivan ha affermato: “Stiamo comunicando direttamente e in privato a Pechino che ci saranno conseguenze per gli sforzi di evasione delle sanzioni o per il sostegno alla Russia per compensare. Non permetteremo che ci sia un’ancora di salvezza per la Russia da queste sanzioni economiche da qualsiasi Paese, in qualsiasi parte del mondo” aveva affermato Sullivan. Un funzionario statunitense ha confermati a Reuters che Sullivan voleva mettere in guardia Yang dall’isolamento che la Cina potrebbe affrontare a livello globale se dovesse continuare a sostenere la Russia. Nelle ultime settimane, altri funzionari degli USA e di altri Paesi avrebbero cercato di far capire alla Cina che schierarsi con la Russia potrebbe avere conseguenze sui flussi commerciali, sullo sviluppo di nuove tecnologie e potrebbe esporla a sanzioni secondarie. La segretaria al Commercio degli Stati Uniti, Gina Raimondo, ha, ad esempio, avvertito Pechino che le aziende cinesi che sfideranno le restrizioni statunitensi sulle esportazioni in Russia potrebbero essere escluse dall’accesso alle apparecchiature e software americani di cui hanno bisogno per realizzare i loro prodotti. I dialoghi sono arrivati anche dopo che, sempre il 13 marzo, alcuni funzionari statunitensi hanno detto a Reuters che la Russia aveva chiesto alla Cina equipaggiamento militare, suscitando preoccupazione all’interno dell’amministrazione del presidente Joe Biden sul fatto che Pechino potesse minare gli sforzi occidentali per aiutare l’Ucraina, contribuendo a rafforzare l’esercito di Mosca. La Russia ha negato di aver chiesto assistenza militare alla Cina e ha affermato di avere forze militari sufficienti per raggiungere tutti i suoi obiettivi in Ucraina. A tal proposito, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian, ha smentito la notizia e ha accusato gli USA di diffondere disinformazione sulla Cina rispetto alla questione ucraina, con intenzioni malvage. Zhao ha poi affermato che l’Ucraina sarebbe stata sicuramente uno dei principali punti all’ordine del giorno dell’incontro di lunedì tra Sullivan e Yang. La Cina è il più grande esportatore a livello mondiale, il più grande partner commerciale dell’Unione europea (UE) e il primo fornitore estero di merci degli Stati Uniti. Come sottolineato da Reuters, qualsiasi pressione sul commercio cinese potrebbe causare effetti economici per gli Stati Uniti e i loro alleati. Rispetto alla posizione di Pechino sulla questione ucraina, la Cina non ha condannato Mosca e non ha definito le sue azioni un’invasione, esprimendo comprensione per le sue preoccupazioni di sicurezza. Al contempo, la Cina ha affermato che rispetta la sovranità dell’Ucraina e si è anche impegnata ad inviare aiuti umanitari. Le relazioni di sino-russe sono migliorate da quando il presidente cinese, Xi Jinping, ha preso il potere nel 2012, alla luce del comune risentimento nei confronti di Washington. Lo scorso 28 giugno, ad esempio, i due Paesi hanno consolidato i legami rinnovando il Trattato di buon vicinato e di amichevole cooperazione, già attivo da vent’anni.  Al contempo, la Cina ha buone relazioni anche con l’Ucraina, con la quale ha stretto rapporti diplomatici il 4 gennaio 1992, al punto che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aveva affermato che il proprio Paese avrebbe potuto fungere da “ponte verso l’Europa” per le aziende cinesi. L’Ucraina è il terzo partner commerciale della Cina in Eurasia, dopo Russia e Kazakistan, e ha aderito al progetto delle Nuove Vie della Seta nel 2017.

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