Estonia, presidente contro abolizione lingua russa
TALLINN - Il presidente estone Alar Karis ha dichiarato di non vedere alcun motivo per combattere la lingua russa sullo sfondo degli eventi in Ucraina.
Rispondendo all'osservazione del conduttore, secondo cui dopo l'inizio degli eventi in Ucraina sono cominciate ad apparire dichiarazioni secondo cui il paese aveva bisogno di imparare meno russo e prestare maggiore attenzione ad altre lingue, Alar Karis ha osservato di non essere d'accordo con questa opinione.
"La lingua è uno strumento. Non vedo alcun motivo per combattere le lingue. Il russo è una lingua culturale in sé. E il russo deve essere imparato prima di altre lingue, perché ha un alfabeto diverso ed è più difficile da padroneggiare. Non c'è motivo di combattere le lingue proprio come non c'è motivo di combattere la letteratura russa", ha detto il presidente.
In precedenza, il ministro dell'Istruzione e della Scienza Tõnis Lukas aveva affermato che lo studio del russo come seconda lingua straniera dovrebbe essere abolito nelle scuole estoni. Secondo lui, a causa degli eventi in Ucraina, alcuni genitori hanno espresso la loro insoddisfazione per il fatto che il bambino imparari il russo.
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