Giu 04, 2023 16:49 Europe/Rome
  • Cina. Li avverte: “I Paesi stranieri stiano fuori dallo stretto di Taiwan”

PECHINO (Pars Today Italian) –– Il ministro della Difesa cinese, Li Shangfu, ha avvertito le navi militari e gli aerei da guerra di Paesi “stranieri”...

di stare fuori dallo stretto di Taiwan, invitandoli a “farsi gli affari loro”. “Come recita il testo di una famosa canzone cinese quando gli amici ci visitano, li accogliamo con del buon vino, ma quando arrivano sciacalli o lupi, li affrontiamo con i fucili”, ha detto il ministro Li, sotto sanzioni statunitensi dal 2018 per l’acquisto di aerei da combattimento e attrezzature dal principale esportatore di armi della Russia, Rosoboronexport. Il ministro cinese ha parlato oggi al Dialogo Shangri-La, la conferenza sulla sicurezza dell’Asia organizzata dall’Istituto internazionale per gli studi strategici (Iiss) in chiusura oggi a Singapore. Nell’area dell’Asia-Pacifico sta risorgendo “una mentalità da guerra fredda che aumenta notevolmente i rischi della sicurezza”, ha detto il generale dell’Esercito popolare di liberazione, per il quale “il rispetto reciproco dovrebbe prevalere sul bullismo e sull’egemonia”, e che detto senza mezzi termini che la Cina non tollererà i tentativi delle forze indipendentiste di Taiwan o di forze esterne di separare Taiwan dalla Cina. Sulle critiche espresse ieri dall’omologo statunitense Lloyd Austin, che si è detto preoccupato per la scarsa volontà di Pechino ad un dialogo costruttivo nei settori della difesa e della sicurezza, Li ha risposto che “la Cina e gli Stati Uniti hanno sistemi diversi e sono diversi in molti altri modi”, ma che questo “non dovrebbe impedire alle due parti di cercare un terreno comune e interessi comuni per accrescere i legami bilaterali e approfondire la cooperazione”. “È innegabile che un grave conflitto o confronto tra Cina e Stati Uniti sarebbe un disastro insopportabile per il mondo”, ha aggiunto. L’intervento di Li a Singapore è stato oggi il primo discorso internazionale da lui tenuto da quando è stato nominato ministro della Difesa, a marzo. Il suo discorso è stato inoltre pronunciato dopo che ieri nello Stretto di Taiwan è stata evitata la collisione fra una nave militare cinese ed una statunitense, episodio avvenuto nel quadro di una missione comune di Canada e Stati Uniti e che ha surriscaldato le già tese relazioni fra Washington e Pechino. In seguito all’accaduto, ritenuto dagli osservatori una provocazione cinese, alla conferenza Li ha formalmente rifiutato di incontrare l’omologo statunitense, Austin Lloyd, mentre ieri sera ha visto il ministro della Difesa canadese, Richard Marles. Quest’ultimo ha lanciato un allarme sul rischio che un errore di calcolo come quello avvenuto in mare nello Stretto di Taiwan potrebbe avere conseguenze devastanti. “Un incidente in quel contesto sarebbe un disastro”, ha dichiarato Marles. Secondo il quotidiano canadese “Global News”, che segue la missione a bordo della fregata nazionale “Hmcs Montreal” e ha assistito all’evitata collisione, la nave della Marina cinese ha accelerato in prossimità della Uss Chong-Hoon e ha effettuato una brusca virata, tagliandole la strada e arrivando a meno di 150 metri dalla sua prua. La manovra è stata definita “non professionale” dal comandante dell’Hms Montreal, il capitano Paul Mountford, che ha ritenuto “chiaramente istigato dai cinesi” l’incidente. Quando la nave cinese ha cambiato rotta Mountford ha contattato la nave statunitense invitando il suo equipaggio a muoversi per evitare la collisione. A quel punto, il cacciatorpediniere ha invitato i cinesi a non avvicinarsi alla nave ma alla fine è stata la Uss Chong-Hoon a dover cambiare rotta e rallentare per evitare lo scontro. Nel suo intervento, ieri Lloyd ha invitato Pechino a riaprire le vie di comunicazione sui temi della sicurezza. “Più parliamo, più possiamo evitare fraintendimenti e calcoli errati che potrebbero portare a crisi o conflitti”, ha sostenuto Austin, che si è detto “profondamente preoccupato (dal fatto) che la Repubblica popolare cinese non sia stata disposta a impegnarsi più seriamente su meccanismi migliori per la gestione delle crisi tra i nostri due eserciti”. Austin si è riferito in modo esplicito alle operazioni condotte da aerei cinesi che effettuano “intercettazioni rischiose di aerei statunitensi e alleati che volano legalmente nello spazio aereo internazionale”. “Non ci faremo scoraggiare da comportamenti operativi pericolosi in mare o nello spazio aereo internazionale”, ha scritto in una serie di tweet riassumendo il suo discorso al vertice, nel quale ha ribadito che “il dialogo non è una ricompensa. È una necessità”. “Per i leader responsabili della Difesa, il momento giusto per parlare è qualsiasi momento, il momento giusto per parlare è ogni volta e il momento giusto per parlare è ora”, ha dichiarato.

 

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