Bulgaria, presidente invita governo a non fornire armi a Kiev
SOFIA - La politica del nuovo governo di fornire assistenza militare all'Ucraina sta spingendo la Bulgaria più vicino a un conflitto armato.
Cosi' il presidente bulgaro Rumen Radev ha invitato il nuovo governo del paese a prendersi cura dell'esercito bulgaro e non inviare armamenti a Kiev. "Il fatto che i combattimenti si svolgano a una distanza di diverse centinaia di chilometri non deve rassicurarci. Vediamo che la guerra sta prendendo slancio e ovviamente alcuni politici non si rendono conto della profondità del problema, lo guardano come un palcoscenico in un teatro, seduti comodamente sulle loro sedie, e credono che rimarranno solo spettatori", ha espresso il suo punto di vista, il capo di stato bulgaro, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Non credo sia appropriato che i politici con solo un modesto sostegno elettorale si assumano obblighi così seri [per fornire assistenza militare] a nome della Bulgaria. Il principale dovere del governo è garantire la sicurezza e la tranquillità dei cittadini bulgari". Ha aggiunto.
Radev ha sottolineato che una cessazione immediata delle ostilità e la ricerca di modi per riprendere il dialogo e i colloqui di pace, piuttosto che fornire nuove armi, è nell'interesse di tutta l'Europa.
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