Ago 03, 2023 06:18 Europe/Rome
  • Crisi Ucraina, ipotesi “fattore polacco. Lo consentirà gli Usa  - 2

KIEV (Pars Today Italian) - La maggior parte degli osservatori polacchi, concorda sull’ovvia considerazione che, ...

senza ordini degli Stati Uniti, Varsavia non intraprenderà nulla di avventuristico contro la Bielorussia, e tantomeno contro la Russia.

Dice più o meno questo anche il filosofo politico Radoslaw Czarniecki e aggiunge che le prossime presidenziali americane rappresentano un buon deterrente per convincere Washington a una qualche svolta verso la politica interna, così che il “pericolo di guerra” si attenuerà.

Secondo l’analista Konrad Rankas, però, sentito da Ukraina.ru, una guerra polacco-russa costituisce purtroppo uno scenario reale, e Varsavia potrebbe avviarla sia in Bielorussia che in Ucraina; e se anche non crede in un’azione volta a ripristinare il dominio polacco sui “Kresy Wschodnie”, Rankas dice che ciò non significa che in Ucraina occidentale «non possano comparire un esercito polacco e un’amministrazione polacca. L’idea di una “unione polacco-ucraina”, chiamata in Polonia “Ukro-Polin”, è tuttora vista come un “piano B” in caso di rapido crollo del regime a Kiev e uscita dell’Ucraina dalla guerra. “Ukro-Polyn” garantirebbe la sua continuazione, facendo affidamento almeno sulla “Piccola Polonia orientale” (Galizia) e Volynia».

Czarniecki ritiene comunque che la crescente preoccupazione per la minaccia di un conflitto nucleare globale non solo renda improbabile uno scontro armato tra Russia e Polonia (e quindi NATO), ma potrebbe anche portare a una cessazione delle ostilità in Ucraina.

Ma c’è anche chi teme davvero un coinvolgimento diretto di Varsavia nel conflitto in Ucraina, non solo perché spinta dagli USA, ma anche per gli interessi pre-elettorali della coalizione di governo. Così, Niezalezny Dziennik Polityczny vede nella recente visita di Blaszczak a Washington la ricerca del via libera yankee.

Il 18 luglio, Blaszczak era alla base del V Corpo (durante la Guerra fredda, rispondeva al comando USA nel cosiddetto “Fulda Gap”, in Germania occidentale) dell’esercito americano a Fort Knox, dove ha preso parte all’entrata in carica del vice comandante di questa struttura, il generale polacco Maciej Jablonsky, il che evidenzia la destinazione del Corpo alle operazioni in Polonia.

Secondo Jacek Tochman, che ne scrive sullo stesso giornale polacco, l’attivismo bellicista di Varsavia deriva dal fatto che molti alleati di Kiev, e soprattutto la Casa Bianca, sono sempre più insoddisfatti della mancanza di risultati positivi della controffensiva ucraina; così che, «con un alto grado di certezza, possiamo affermare che nel prossimo futuro inizierà la parte successiva del piano americano, in cui il ruolo principale non sarà svolto dall’Ucraina, ma dalla Polonia!».

In generale, conclude Dmitrij Minin, ancora su Fond Strategiceskoj Kul’tury, la questione è che, a differenza degli Stati Uniti, in cui «ci si attende una perdita di consenso per il coinvolgimento diretto in una guerra, in Polonia, al contrario, per la psicosi nazionale ci si aspetta una crescita di consenso e ciò potrebbe spingere i reazionari di PiS ad azioni dirette».

Così che la combinazione di fattori esterni e interni crea un serio pericolo di guerra, con il possibile intervento diretto polacco.

Vaneggianti deliri e oblio di mente ottenebrata e malvagità e lacrime e rabbia e sete di strage, canterebbe Ovidio.

 

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