Niger, perché il Paese è diventato strategico?
NIAMEY (Pars Today Italian) - Il Niger è uno degli Stati più poveri al mondo.
Oltre il 70% della sua superficie è ricoperta da deserto e la popolazione, concentrata per lo più nelle zone occidentali del Paese, vive di agricoltura di sussistenza ed allevamento. I periodi di siccità sono sempre più ricorrenti e non tutta la popolazione ha accesso all'acqua potabile. Tuttavia, questo Stato desertico costituisce un elemento centrale per gli interessi dell'Occidente.
Il 20% dell’uranio impiegato per le centrali nucleari francesi (la cui energia è venduta al resto d’Europa) viene dal Niger.
L’uranio del Niger che viene a mancare è oggi a maggior ragione strategico dopo la fine dell’import di idrocarburi dalla Russia, conseguenza della rottura dell’Europa con Mosca.
Niamey è la seconda fonte di approvvigionamento di uranio per l’Europa e secondo diverse indiscrezioni la giunta militare bloccherà l’export del metallo pesante verso la Ue.
A una settimana dal golpe del 26 luglio che ha rovesciato il presidente Mohamed Bazoum e che ha visto l’autoproclamazione del generale Abdourahmane Tchani a “capo del governo di transizione” del Niger, i riflettori si sono accesi sul destino della multinazionale francese Orano (ex Areva) nel paese dell’Africa occidentale.
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