Arcivescovo della chiesa di Canterbury d'Inghilterra: la fine dell'occupazione è un atto legale e morale
(last modified Sat, 03 Aug 2024 14:03:28 GMT )
Ago 03, 2024 16:03 Europe/Rome
  • Arcivescovo della chiesa di Canterbury d'Inghilterra: la fine dell'occupazione è un atto legale e morale

Pars Today – L'Arcivescovo della Chiesa di Canterbury d'Inghilterra, ha dichiarato: È chiaro che porre fine all'occupazione da parte del regime israeliano delle terre palestinesi è ormai una necessità legale e morale.

Il quotidiano inglese Telegraph ha recentemente scritto in una notizia: Justin Welby ha espresso il suo sostegno alla sentenza della Corte Suprema delle Nazioni Unite, che ha dichiarato "illegale" la presenza del regime israeliano nelle terre palestinesi occupate e ha chiesto la fine di questa occupazione. Secondo il portale Pars Today, che cita l'IRNA, Welby ha chiesto ai paesi membri delle Nazioni Unite, compresa l'Inghilterra, di dare una "risposta positiva" alla sentenza non vincolante della Corte internazionale di giustizia e di riconoscere il diritto fondamentale del popolo palestinese a determinare il proprio destino.

Il Gran giurì della Cig ha annunciato in questa sentenza che il regime israeliano deve immediatamente fermare la costruzione di nuovi insediamenti e cancellare tutte le leggi e le misure discriminatorie contro il popolo palestinese nei territori occupati.

La Corte Internazionale di Giustizia ha affermato nella sua dichiarazione: La continua violazione da parte di Israele come potere occupante del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese attraverso l'annessione ed esercitando un controllo permanente sui territori palestinesi occupati, è un chiaro esempio di violazione dei principi che sono alla base del diritto internazionale e questa corte considera illegale la presenza (il regime) di Israele nei territori palestinesi occupati.

Welby ha affermato nella sua dichiarazione di venerdì: "La sentenza della Corte internazionale di giustizia dimostra definitivamente che la presenza (il regime) di Israele nei territori palestinesi occupati è illegale e deve finire il prima possibile".

Ha aggiunto:

Ora che il mondo si trova ad affrontare crescenti violazioni del diritto internazionale e l’impegno verso un sistema basato su regole viene messo in discussione, è necessario che i governi di tutto il mondo sottolineino ancora una volta il loro fermo impegno a rispettare tutte le ordinanze della Corte Internazionale di Giustizia. Il diritto internazionale protegge la nostra comune umanità, la nostra dignità e prosperità.

Il Vescovo di Canterbury ha aggiunto: Per resistere in un mondo in cui azioni come la tortura, la presa di ostaggi e la violenza indiscriminata sono diventate normali, dobbiamo rispettare la legge senza paura o beneficio in ogni situazione. Ma ormai da molto tempo le leggi internazionali sono state applicate e sostenute in modo selettivo, mettendo in pericolo la nostra pace e sicurezza comuni. Ora è il momento di invertire questa tendenza profondamente distruttiva.

Secondo lui, le sue visite negli ultimi decenni hanno dimostrato che il regime imposto nei territori occupati dai successivi governi israeliani ha subito una discriminazione sistematica. Inoltre, il regime israeliano ha negato la libertà e la speranza dei palestinesi attraverso insediamenti illegali, privando il popolo palestinese delle sue risorse naturali e imponendo un regime militare che viola la giustizia e la sicurezza.

In un'altra parte del suo discorso, l'arcivescovo della Chiesa d'Inghilterra ha detto: sono particolarmente consapevole dell'impatto di ciò sui cristiani palestinesi; un problema che mette a rischio il loro futuro e la loro vita. È chiaro che la fine dell’occupazione è un imperativo legale e morale.

Ha chiesto a tutti i membri delle Nazioni Unite di garantire che le loro azioni individuali e collettive rispettino il verdetto della Corte internazionale di giustizia che considera illegale l'occupazione dei territori palestinesi da parte del regime israeliano e di aprire la strada al riconoscimento del diritto all'autodeterminazione del popolo palestinese.

Va notato che nel 1917 fu dichiarata l'istituzione del regime israeliano nella terra della Palestina con la dichiarazione Balfour del governo britannico e attraverso l’immigrazione di ebrei provenienti da diversi paesi nella terra palestinese. Nel 1948 entrò fu proclamata la esistenza di Israele. Da allora sono stati attuati diversi piani di sterminio di massa del popolo palestinese e l’occupazione di tutta la sua terra.

La Repubblica Islamica dell'Iran è uno dei principali sostenitori della distruzione del regime usurpatore israeliano e del ritorno degli ebrei nei loro paesi d'origine.

 

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