No! Tu non sei un atleta! Uno sguardo alle proteste contro la presenza del regime israeliano alle Olimpiadi di Parigi
(last modified Tue, 06 Aug 2024 09:05:21 GMT )
Ago 06, 2024 11:05 Europe/Rome
  • No! Tu non sei un atleta! Uno sguardo alle proteste contro la presenza del regime israeliano alle Olimpiadi di Parigi

Pars Today- Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono state contestate subito per la cerimonia d'apertura, considerata un grande insulto ad un gran numero di persone appartenenti a culture e credenze. Naturalmente, questa non è stata l'unica infamia di queste Olimpiadi. Il più grande scandalo dei Giochi di Paridi è la presenza di soldati-atleti israeliani, oggetto di molte protesta.

Il governo francese, come ha dimostrato, non ammette reazioni e proteste contro la presenza del convoglio del regime sionista alle Olimpiadi di Parigi. Secondo Pars Today, Parigi ha annunciato che le forze di sicurezza francesi si prenderanno cura del convoglio del regime sionista 24 ore su 24.

Quel che è certo è che oggi i sionisti stanno vivendo momenti difficili in vista delle Olimpiadi del 2024; In ogni partita in cui è presente un giocatore del regime sionista, gli spettatori sono presenti nella sala della partita e alzano la bandiera della Palestina per "fischiare" l'atleta sionista.

 Intanto non sono mancati i gesti di protesta da parte degli atleti. Massoud Rizwan Idris, judoka algerino, si è rifiutato di gareggiare contro l'avversario israeliano Tohar Butbul in segno di protesta alla guerra criminale dei sionisti contro il popolo di Gaza. Anche Zainab Nowruzi, l'atleta iraniana di canottaggio, si è fatta fotografare con bandiera della Palestina per mostrare solidarietà con la popolazione di Gaza.

Anche il judoka tagiko Nurali Emomali, dopo aver vinto la partita contro l'israeliano Baruch Shmailov, è uscito dal tappeto rifiutandosi di stringere la mano all'avversario e mostrando un simbolo di preghiera noto come il “Dito del Tawhid”, che si riferisce alla credenza islamica secondo cui “non c'è dio all'infuori di Allah e Muhammad è il suo profeta”.

La storia non finisce qui. Fuori dagli stadi e nonostante le restrizioni imposte dalle autorità di sicurezza di Parigi, si svolgono delle proteste contro la presenza della delegazione israeliana ai giochi olimpici, proprio come ha detto il deputato francese Thomas Portes, nel corso di una mobilitazione a favore della Palestina, ha detto:

"Gli atleti israeliani non sono i benvenuti sul suolo francese". Portes ha aggiunto che i diplomatici francesi dovrebbero fare pressione sul Comitato olimpico internazionale affinché metta al bando la bandiera e l'inno di Israele, come viene fatto con la Russia.

D'altro canto, anche i media affiliati a Israele riconoscono il sentimento dell'odio pubblico mondiale nei confronti degli atleti sionisti, come ha riferito Babak Eshaghi, reporter della tv anti-iraniana "Iran-International" affiliata all'Ufficio del premier del regime israeliano, in un recente rapporto che i rappresentanti di Israele sono odiati tra i paesi e le persone che sostengono la Palestina sostenendo che ciò è dovuto alle iniziative di sensibilizzazione, una campagna informativa promossa dall'Iran.

Le Olimpiadi di Parigi 2024 permettendo agli atleti del regime israeliano di partecipare, ha trascurato l'obiettivo principale dell'Olimpismo che è quello di preservare e diffondere lo Spirito Olimpico in tutto il mondo.

 Le autorità delle Olimpiadi del 2024 hanno permesso la partecipazione di un regime che a sua volta ha ucciso molti atleti palestinesi all'indomani dell’operazione Tempesta di Al-Aqsa. Le statistiche mostrano che dal 7 ottobre 2023, 350 palestinesi tra atleti, arbitri e funzionari sportivi e 250 calciatori sono caduti martiri a causa della guerra criminale israeliana a Gaza.

 

 

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