Irlanda del Nord, oggi alle urne fra Brexit e devolution

BELFAST (Pars Today Italian) - Appena dieci mesi dopo l'ultimo voto, l'Irlanda del Nord torna oggi alle urne per cercare una soluzione alla crisi politica causata dalle dimissioni del vicepremier del governo regionale, Martin McGuinness, che ha portato alla caduta del governo guidato da Arlene Foster.

Elezioni anticipate che arrivano sulla scia di accuse di corruzione e del dibattito sulla Brexit, che può avere conseguenze pesanti su questa provincia britannica su cui continua a gravare un drammatico passato.

Il nuovo ricorso alle urne è conseguenza dell'implosione della 'coalizione forzata' tra le due principali forze politiche nordirlandesi: il Partito democratico unionista DUP che vuole restare in Gran Bretagna e i partigiani dell'unificazione con l'Irlanda dello Sinn Fein. In base agli accordi di pace del Venerdì Santo, infatti, l'esecutivo deve essere a guida congiunta, unionista e cattolica, con un premier e vicepremier dotati nella pratica di uguali poteri: il rifiuto dei nazionalisti irlandesi dello Sinn Fein, il partito di McGuinness, di nominare un sostituto ha di fatto portato alla paralisi dell'esecutivo, situazione in cui è stato deciso il ritorno alle urne.