Francia: Emmanuel Macron Presidente a valanga, la Ue esulta
https://parstoday.ir/it/news/world-i92168-francia_emmanuel_macron_presidente_a_valanga_la_ue_esulta
PARIGI- Due elettori su tre hanno spinto Emmanuel Macron all’Eliseo sulle macerie di tutti i partiti;
(last modified 2024-11-17T06:24:12+00:00 )
May 09, 2017 07:57 Europe/Rome
  • Francia: Emmanuel Macron Presidente a valanga, la Ue esulta

PARIGI- Due elettori su tre hanno spinto Emmanuel Macron all’Eliseo sulle macerie di tutti i partiti;

pochi minuti dopo le 20, non appena diffusi i primi sondaggi, lo stacco di almeno 30 punti ha spinto Marine Le Pen a concedere la vittoria all’avversario.

Come già registrato al primo turno, i populisti non hanno sfondato e non sono stati capaci d’intercettare la protesta contro la globalizzazione che al secondo turno si è indirizzata nell’astensione (75% di votanti, il livello più basso dal 1969 al secondo turno) e nelle schede bianche. La leader del Fronte Nazionale ha raccolto un risultato di almeno 5 punti al di sotto delle aspettative, testimoniando l’incapacità del suo partito di raccogliere consensi trasversali. Adesso per la Le Pen l’ultima spiaggia sono le legislative di giugno, se dovesse fallire anche lì, la sua stella tramonterebbe prima d’essere riuscita a splendere.

Cosciente di questo, ha già annunciato la sua contro misura: superare il Fn con un nuovo raggruppamento più presentabile, magari lasciando al padre il compito di fondare un movimento più “radicale” che la copra a destra; un’operazione destinata a sterilizzare la protesta che continua a montare.

Tornando alle elezioni, la vittoria di Emmanuel Macron è figlia della dissoluzione dei partiti e del tracollo di tutti i candidati tradizionali; è figlia dell’impresentabilità e pochezza della candidata populista; è figlia del fronte di tutti i poteri forti che, abbandonato il vecchio sistema di potere ormai in macerie, ha puntato su un candidato in provetta: Emmanuel Macron è un prodotto perfetto dell’establishment (studi all’Ecole National d’Administration, banchiere presso Rotshild & Co, consigliere economico e poi Ministro dell’Economia con Hollande) che è stato fatto passare per il nuovo, per rottura con il potere.

Non è un caso che Jean-Luc Melenchon, unico fra i politici francesi a mostrarsi manifestamente critico, abbia dichiarato che il programma del nuovo Presidente è una dichiarazione di guerra contro le conquiste sociali ed ambientali della Francia, ed abbia inviato i sette milioni di elettori che l’hanno votato al primo turno a federarsi ed a restare uniti, prodromo di un movimento politico d’opposizione che nasce.

La Ue dal canto suo esulta per lo scampato pericolo e si moltiplicano i messaggi di congratulazioni da parte di tutti i leader europei, Frau Merkel per prima; l’elezione di Emmanuel Macron è un poderoso puntello alle logiche di potere comunitarie, secondo l’eterno detto gattopardesco occorre che cambino i leader perché il Sistema rimanga tale e quale.

La folla che festeggerà per tutta la notte sulla spianata del Louvre, convinta d’aver votato per chi gli ha promesso una speranza, nella realtà sta celebrando il nuovo volto della globalizzazione, del liberismo, del capitale più spietato e selvaggio, delle diseguaglianze.

Emmanuel Macron si appoggerà sulla Merkel e sulle Istituzioni di Bruxelles, per portare avanti gli interessi suoi e dei suoi mandanti. Adesso però gli resta l’ultimo esame: le legislative di giugno. Il neo Presidente non ha un partito e il suo movimento, En Marche, in pratica un comitato elettorale, non ha alcun radicamento nella società francese.

Per avere una maggioranza e governare, Emmanuel Macron avrà bisogno dei partiti tradizionali e delle loro strutture, a cominciare da quelle degli ex gollisti. Curiosa la loro storia: il loro candidato, Fillon, fino a pochi mesi fa dato per certamente eletto, è stato azzoppato da uno scandalo uscito all’improvviso proprio dall’interno dell’establishment.  Finirà con i vecchi poteri che si rinsalderanno dietro Emmanuel Macron, il nuovo campione della modernità fine a se stessa; tutto perché il Sistema si perpetui.

di Salvo Ardizzone

Il Faro Sul Mondo