Lug 10, 2017 08:07 CET
  • Fanatismo: il falso volto dell’Islam (35)

Nella ricerca della verità, secondo gli insegnamenti islamici,  è indispensabile utilizzare gli strumenti come Aql(ragione), Naql(tradizione) e Shohud(intuizione) altro strumento cioe: l'intuizione.

Abbiamo spiegato che l’armonia e l’equilibrio tra intelletto e intuizione sono perfezionati da Mulla Sadra attraverso il suo ricorso a questa facoltà intermedia per conoscere questo dominio, facoltà che altro non è che il potere dell’“immaginazione” (takhayyul), il quale risiede nell’anima ed è integralmente relazionato con le facoltà razionali, intellettuali e intuitive dell’anima.

Per ottenere una suprema conoscenza di verità manca un altro metodo è       quello “sperimentale”. Esso si procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile.

Esso consiste, da una parte, nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi e teorie da vagliare; dall'altra, nell'analisi matematica e rigorosa di questi dati, associando cioè le «sensate esperienze» alle «dimostrazioni necessarie», ossia la sperimentazione alla matematica. Questo metodo è più applicabile nello studio della natura e delle sue forme, come in fisica e in chimica. Però per quanto riguarda le scienze umane e sociali, il metodo sperimentale non è molto conveniente.

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Nel corso della storia dell’Islam non si trova quella conflittualità tra Scienza e Religione tipica della storia Cristiana, anzi, mentre nell’alto Medio Evo l’Europa era vittima dell’oscurantismo religioso, nel mondo islamico si assisteva ad uno straordinario sviluppo della scienza e della cultura in generale. Le città islamiche erano dei poli di fervore scientifico, di studi, di ricerche e di scambi culturali.

Per esempio, seicento anni prima di Galilei, Al-Biruni introdusse nella scienza il metodo sperimentale. Inoltre affermò la rotazione della Terra attorno al proprio asse, scrisse su vari argomenti astronomici come le eclissi, i movimenti della Terra e del Sole, le stagioni e la Via Lattea. Fu un pioniere nel campo della Trigonometria.

E’ impossibile menzionare tutti i grandi scienziati islamici ci limitiamo solo a alcuni nomi come: Al-Khawarizmi è universalmente riconosciuto come il fondatore dell’Algebra (Al-Jabr). Al-Zarqali compilò le più complete tavole astronomiche, correggendo tutti gli errori dell’Astronomia Tolemaica. Abul Walid Ibn Rushd, noto in Occidente come Averroè, fu il più grande commentatore della filosofia Aristotelica mai esistito. Abu Ali Ibn Abdallah Ibn Sina, noto in occidente come Avicenna, fu autore di una monumentale opera di scienza medica e filosofia. Jabir Ibn Haiyan è universalmente riconosciuto come il padre della Chimica (Al-Kimiya). Nassir Al Din Al Tusi fu uno dei più grandi scienziati islamici: scrisse opere monumentali di Algebra, Aritmetica, trigonometria, logica, geometria, etica e teologia.

Purtroppo oggi il fenomeno dell’estremiso, frutto dei pensieri fondamentali e sviati dei salafiti e wahabiti, ha messo in cattiva luce la civiltà musulmana che è così evoluta e brillante.

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I salafiti infatti, come vi abbiamo già spiegato, cercano di ignorare o disprezzare ‘aql” o la ragione e per loro “naql”(tradizione), assume in modo esclusivo tanta importanza. Secondo i salafiti l’unico metodo lecito per raggiungere una vera conoscenza religiosa è quello di ricorrere all’ eredità tradizionale islamica trasmessa a loro. Per i salafiti non importa molto se, nella trasmissione di una tradizione o un hadith, siano stati rispettati i requisti necessari come ad esempio, l’affidabilità del trasmittitore  e l’autenticità dell’autorità (Sanad).

Infatti affinché un hadith sia accettabile è necessario che l’affidabilità del trasmettitore venga valutata, ad altre parole il narratore dovrebbe essere affidabile nella sua religione; dovrebbe essere conosciuto per essere veritiero nella sua narrazione, per capire ciò che racconta. Inoltre, egli dovrebbe essere un buon memorizzatore se gli capita di riportare dalla sua memoria, o un buon conservatore dei suoi scritti, se gli capita di riportarli da essi. Egli deve concordare con le narrazioni del huffaz (autorità di primo piano nel hadith), se riporta inoltre qualche cosa che facciano. Un hadith Sahih(autentico e valido) è quello che ha un Isnad continuo, composto da trasmittitori di memoria affidabili da parte delle autorità simili, e che è risultato essere privo di qualsiasi irregolarità (per esempio nel testo) o difetti (cioè in Isnad)."