Apr 03, 2018 11:38 CET
  • Il progresso scientifico dell'Iran (1)

L’Iran, l’erede dell’antica Persia, e’ sicuramente una delle culle della civilta’ e della scienza mondiale. La nazione e’ entrata in realta’ in un periodo buio e di inconsistenza nel settore della scienza dalla fine del 18esimo secolo ma e’ improvvisamente rinata sotto questo aspetto con la rivoluzione islamica del 1979, quando la popolazione iraniana ha deciso di riavviare la sua lunga traduzione di scoperte, di ricerca e di studio.

Nel 2015, l’Iran si e’ confermato come il piu’ progredito dei paesi islamici nella ricerca scientifica, aggiudicandosi l’1,53% della produzione scientifica mondiale; l’Iran eccelle soprattutto nella sezione della medicina, dell’ingegneria e dell’agricoltura.

In questo programma cercheremo di esaminare, al passo coi tempi, alcune delle piu’ importanti innovazioni e conquiste scientifiche dell’Iran degli ultimi mesi. Con l’augurio che cio’ possa dare un contributo alla conoscienza dell’Iran di oggi e possa favorire maggiori collaborazioni tra Teheran e Roma.

Il 25 Ottobre 2016, l’Iran ha prodotto un farmaco che prima di tale data veniva prodotto solo negli Stati Uniti.

Il farmaco, coniato “Sinora”, prodotto dalla casa farmaceutica iraniana “Sinogen” e’ un monoclonal-antibody, esito dell’ultima tecnologia medicinale mondiale, utile per la cura delle malattie autoimmuni che colpiscono articolazioni, la cute e l’apparato digestive.

Le malattie autoimmuni indicano l'alterazione del sistema immunitario che dà origine a risposte immuni anomale o autoimmuni, cioè dirette contro componenti dell'organismo umano in grado di determinare un'alterazione funzionale o anatomica del distretto colpito. In altre parole, in queste patologie, che possono essere originate da fattori genetici o ambientali, il sistema immunitario del corpo umano colpisce le parti utili e sane, invece che i microbi, i virus e gli agenti instrusi.

Esistono circa 80 tipi di malattie autoimmuni e le piu’ famose di queste sono il diabete tipo uno, l’artrite reumatoide, l’epatite cronica aggressiva, la sclerosi multipla o l’MS, il Lupus eritematoso sistemico.

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L’aspetto ancora oggi misterioso e complesso della malattie autoimmuni e’ che possono apparire contemporaneamente piu’ patologie e di solito il paziente attraversa periodi di salute, senza sintomi o con sintomi poco intensi e periodi di intensa malattia.

Sono malattie che stanno apparendo sempre più negli ultimi anni e purtroppo, nel 75% dei casi, coinvolgono le donne; negli Stati Uniti, sono gli afroamericani e i nativi americani ad aver subito una piu’ alta percentuale di queste patologie; ciascuna malattia autoimmune presenta caratteristiche patogenetiche peculiari (a partire dal tipo di reazione autoimmune prevalente e dalla sede di danno); ciò determina un'ampia variabilità di quadri clinici. Tuttavia dato il ruolo centrale della flogosi nell'innesco e nello svolgimento delle reazioni immunitarie è frequente il riscontro di segni obiettivi (tumor, calor, rubor, dolor, functio laesa) e biochimici (VES, PCR, consumo del complemento, anticorpi specifici) di infiammazione in atto.

Proprio per queste ragioni e per via di questa particolarità, il fatto che l’Iran abbia prodotto al suo interno il “Sinora”, il farmaco per curare queste patologie, e’ davvero una dimostazione del progresso rilevante dell’Iran nella medicina.

Il ministro della sanita’ iraniano, Hashemi’, ha sottolineato che finora, la tecnologia per la produzione dei farmaci delle malattie autoimmuni era solo nelle mani degli Stati Uniti e che l’Iran, con la produzione del farmaco, e’ praticamente il secondo Paese al mondo ad essere riuscito in questa impresa.

Mentre voi ascoltate questo programma, i pazienti iraniani possono acquistare a prezzi assolutamente ragionevoli ed abbordabili il Sinora.

Ma non e’ tutto; l’Iran che ha sempre messo al primo posto la pace e l’amicizia tra i popoli, ha piani per condividere con la Malesia e la Turchia, la tecnologia di produzione del farmaco, in modo che sempre più pazienti nel mondo, possano curarsi, senza doverlo pagare alle cifre stellari che presenta il prodotto statunitense.