Il progresso scientifico dell'Iran (2): nuovo passo per la cura del Parkinson all'Amir Kabir di Teheran
L’Iran, l’erede dell’antica Persia, e’ sicuramente una delle culle della civilta’ e della scienza mondiale. La nazione e’ entrata in realta’ in un periodo buio e di inconsistenza nel settore della scienza dalla fine del 18esimo secolo ma e’ improvvisamente rinata sotto questo aspetto con la rivoluzione islamica del 1979, quando la popolazione iraniana ha deciso di riavviare la sua lunga traduzione di scoperte, di ricerca e di studio.
I ricercatori del politecnico di Teheran, oggi chiamato AKU
(Amir Kabir University of Technology), hanno costruito
recentemente un apparecchio per lo stimolo del sistema nervoso
che ha fatto registrare risultati soddisfacenti nella cura del
morbo di Parkinson.
L’apparecchio, realizzato in seno all’universita’ iraniana fondata
nel 1956, a cui accedono gli studenti che si classificano tra il
primo 1% nel concorso nazionale di ingress alle universita’
statali, rafforza in generale la memoria e quindi puo’ essere
utilizzato anche per la cura della depressione e dell’Alzheimer;
fino ad oggi, nei test effettuati sull’apparecchio, che viene
controllato da un software scaricabile su un normale computer,
non sono stati osservati effetti collaterali sui pazienti.
Nel 1817 un medico inglese, James Parkinson, pubblicò un
saggio in cui segnalava sei casi di paralisi agitante. Parkinson
descrisse il caratteristico tremore a riposo, la postura e l'andatura
anomala, la paralisi, la diminuzione della forza muscolare e il
modo in cui la condizione progredisce nel tempo. La malattia di
Parkinson è la seconda malattia neurodegenerativa più comune
dopo la malattia di Alzheimer. La prevalenza della condizione
nei paesi industrializzati è di circa lo 0,3%. La malattia di
Parkinson è più comune negli anziani e la prevalenza aumenta
dall'1% in quelli oltre i 60 anni di età, fino al 4% della
popolazione sopra gli 80 anni. L'età media di insorgenza è circa
60 anni, anche se il 5-10% dei casi, classificati come ad esordio
giovane, iniziano tra i 20 e i 50 anni. La malattia risulterebbe
essere meno diffusa nelle popolazioni di
origine africana e asiatica, sebbene questo dato sia contestato.
Alcuni studi hanno proposto che sia più comune negli uomini
rispetto alle donne, ma altri non hanno rilevato particolari
differenze tra i due sessi. L'incidenza della malattia di Parkinson
è tra 8 e 18 per 100 000 persone-anno.
Quattro caratteristiche motorie sono considerati come la base
sintomatologica della malattia di Parkinson: il tremore,
la rigidità, la bradicinesia e l'instabilità posturale. La malattia di
Parkinson può causare disturbi neuropsichiatrici, che possono
essere da lievi a gravi, e che includono disturbi del linguaggio,
della cognizione, dell'umore, del comportamento e del pensiero.
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Dalla fine del 1980 la stimolazione cerebrale profonda viene
considerata essere un possibile trattamento. Ad oggi non esiste
una cura definitiva per la malattia di Parkinson, ma
il trattamento farmacologico, la chirurgia e la gestione
multidisciplinare sono in grado di fornire sollievo ai sintomi.
Nell’ottobre 2016, il dottor Farzad Tohid Khah, docente della
facolta’ d’ingegneria medica dell’universita’ Amir Kabir di
Teheran, ha annunciato la notizia della costruzione
dell’apparecchio per la cura del Parkinson; il docente ha
spiegato che due modelli del sistema sono stati costruiti e
funzionano sia con corrente diretta che alternata. Ognuno degli
apparecchi ha un costo di 5300 dollari, ossia un terzo dei
modelli affini realizzati finora in Spagna, Germania e Stati
Uniti.