Fanatismo: falso volto dell’Islam(70)
Amici nelle puntate precedenti abbiamo esaminato il concetto degli hadith falsi ed in particolare quelli che miravano a diffamare l’autenticità del Sacro Corano, sostenendo che in esso vi fossero aggiunte, omissioni, alterazioni ed anche alcuni errori.
Nel corso del nostro discorso abbiamo trattato brevemente i sei aspetti più importanti di questo argomento, per illustrare come i nemici dell’Islam ebbero l’opportunità di creare la fitna del tahrif, e fino a che punto hanno avuto successo nei loro propositi. Abbiamo discusso la comparsa di hadith inventati nel mondo Islamico, le confessioni di alcuni tra coloro che furono coinvolti in questa pratica. Vi abbiamo riportato degli esempi di hadith inventati che pretenderebbero di dimostrare che non centinaia, ma migliaia di presunti versetti furono cancellati dal Sacro Corano. Abbiamo esaminato l’atteggiamento sunnita e la sua credenza al riguardo e la teoria dell’abrogazione della recitazione e le sue implicazioni. Abbiamo inoltre trattato l’atteggiamento sciita verso queste tradizioni. E infine abbiamo parlato della minaccia dell’Islam “americano” che ha riesumato dall’oblio questa tematica con l'evidente finalità di ridicolizzare la Shi'a e contrastare gli sforzi della Repubblica Islamica dell’Iran tesi a realizzare l’unità Islamica nel mondo.
Infatti I nemici dell’Islam hanno architettato, sin dall’inizio, un piano che ritenevano efficace per indebolire la credenza nell’originalità di questo libro sacro sapendo che finché i Musulmani seguano questo Libro loro non potrebbero distruggerli o soggiogarli. Studiarono le condizioni esistenti nel mondo Islamico e vi trovarono un mercato attivo e fiorente di hadith inventati. Lo sfruttarono in modo massiccio ed iniziarono un intenso commercio di tradizioni fabbricate, calunniando e diffamando l’autenticità del Sacro Corano, sostenendo che in esso, lo stesso che ora si trova nelle nostre mani, vi fossero aggiunte, omissioni, alterazioni ed anche alcuni errori.
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Come abbiamo già anche accennato l’atteggiamento dei nostri fratelli sunniti verso questi hadith è influenzato dalla fiducia cieca che essi ripongono verso le tradizioni degli al-Sihah al-Sittah (“i sei libri di tradizioni autentiche”), e specialmente verso le tradizioni che si trovano nel Sahih al-Bukhari e nel Sahih Muslim, ritenute perfette. E così pian piano tale atteggiamento aprì la strada verso l’ideologia dell’estremismo e del salafismo di cui il mondo di oggi soffre così tanto.
Infatti questo loro atteggiamento “tradizionalista” rifiuta inoltre ogni innovazione e impone una interpretazione letterale del libro sacro dell’Islam Corano a cui aggiunge la Sunnah, la tradizione del Profeta. Per essi buona parte della legge e delle norme rituali e di costume che regolano ogni aspetto della vita di un credente derivano solo dagli hadith. E il “ragionamento indipendente” non sono accettate da loro ed accettano una interpretazione tradizionalista e ostile alla “razionalità”. Dalla corrente tradizionalista nasce una interpretazione integralista fondata da Hanbal che trova un successore in al-Taymiyyah, a cui abbiamo già dedicato diverse puntate. Col passar del tempo I seguaci di Ibn Taymiyyah che però sostengono quei pensieri rigidi e tradizionalisti cominciano a rifiutare il “libero arbitrio”. Nella loro dottrina si accentua il fatalismo ed il quietismo verso i governanti e predicano guerra contro chiunque, musulmani o non, e in generale contro chi non voglia ritornare ai cosidetti costumi dei “Salafi” i compagni del Profeta(as). Sempre minoritario e contestato, tale pensiero viene ripreso dai seguacic di Ibn Wahhab in sinergia con la politica aggressiva della famiglia Al-Saud: storia crudele e sconosciuta dal XVIII° secolo ad oggi. Solo dopo la seconda guerra mondiale l”eresia” wahabita, con i mezzi finanziari di Sauditi e Qatarini e la sensibilità sociale dei Fratelli Mussulmani, avvia una potente azione missionaria che diffonde l’interpretazione integralista in tutte le comunità musulmane.
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Infatti I wahabbiti in nome dell’Islam e abbandonando gli insegnamenti del Corano presero solamente i detti e hadith falsi attribuiti ingiustamente ai compagni del profeta comiciarono a imporre delle norme e leggi estremiste e presentarono questi hadith come la guida per i musulmani. Purtroppo centinaia di Hadith fabbricati diedero anche origine a diverse correnti nel mondo Islamico e coltivarono così il seme di discordia tra I musulmani. Così che una corrente accusa l’altra di aver abbandonato completamente il vero Islam e iniziarono perfino a scontrarsi tra di loro. Il problema pricipali di tali gruppi è che non apprendono l’Islam dal nobile corano o dai hadith veri e si concentrano maggiormente sugli hadith fabbricati.
Nel corano lo stesso Signore afferma:” Non proferite dunque stravaganti invenzioni delle vostre lingue dicendo: “Questo è lecito e questo illecito” e mentendo contro Allah. Coloro che inventano menzogne contro Allah non avranno alcun successo.”(16:116)