May 06, 2019 07:10 CET
  • Conoscere l'Islam (28): la danza della api

La creazione degli animali è uno dei segni meravigliosi dell’esistenza di un Creatore onnipotente e onnisciente. Sul pianeta  esiste un'immensa varietà di animali ed esseri viventi incredibili. Tutte le specie animali sono importanti e ognuna ha una funzione precisa nel ciclo vitale.

Amici anche oggi proseguiremo il nostro discorso sulle api, e del loro fantastico mondo creato dal Signore.

Le api di solito devono volare a lungo per esaminare ampie zone alla ricerca di cibo.  Raccolgono il polline dei fiori e le componenti del miele entro un raggio di 800 metri dall’alveare.  Quando trova dei fiori un’ape ritorna all’alveare per informare le altre api su dove si trova questo posto, ma come fa a spiegare dov’é? 

Danzando! … l’ape, nel ritornare all’alveare, inizia una danza, che è un mezzo d’espressione usato per dire alle altre api dove è il posto in cui vi sono dei fiori.  Questa danza, che l’ape ripete molte volte, include tutte le informazioni, circa la inclinazione, la direzione, la distanza, ed altri dettagli, che permettono alle altre api di raggiungere il posto dove si trova del cibo. 

La danza in effetti è la figura dell’ “8” ripetuta costantemente dall’ape.  L’ape forma la parte centrale della figura dell’ “8” con il dimenare della coda e procedendo a zigzag.

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L’angolo tra gli zigzag e la linea tra il sole e l’alveare dà l’esatta direzione dove si trova la fonte del cibo.

Ma comunque venir a sapere solo la direzione da prendere per arrivare al cibo non è abbastanza.  Le api operaie devono anche “sapere” che distanza devono percorrere, per arrivare a raccogliere gli ingredienti che servono per produrre il miele, e così l’ape “dice” alle altre api, con certi movimenti del suo corpo, la distanza dal posto dove si trova il polline.  Lo fa dimenando la parte inferiore del suo corpo al fine di creare delle correnti d’aria.  Ad esempio, per “descrivere” la distanza di 250 metri, si dimena 5 volte in mezzo minuto. E così viene indicata dettagliatamente l’esatta posizione della fonte di cibo, per quanto riguarda sia distanza che orientamento. 

Ma un nuovo problema si presenta per l’ape, quando i viaggi di andata e ritorno prendono molto tempo.  Quando l’ape, che può indicare il posto dove si trova il cibo solo secondo la posizione del sole, ritorna all’alveare, il sole nel frattempo si è mosso, di un grado ogni 4 minuti.  E pertanto l’ape commetterebbe un errore nell’informare le altre api sulla direzione da prendere, di 1 grado per ogni 4 minuti del tempo che impiega per il ritorno. 

Ma sorprendentemente l’ape non ha questo problema!  Il suo occhio è formato da centinaia di minuscole lenti esagonali.  Ogni lente mette a fuoco un’area molto stretta, proprio come fa un telescopio. E quando un’ape guarda verso il sole, in un qualsiasi momento del giorno, può sempre trovare la sua posizione mentre sta volando, le basta calcolare il cambiamento della luce del sole secondo il tempo trascorso.   

Di conseguenza l’ape determina la direzione per arrivare alla fonte del cibo senza errori, correggendo le informazioni che porta all’alveare, man mano che il sole si sposta. 

Musica   

Quando un fiore è già stato visitato, l’ape riesce a capire che un’altra ape ne ha già consumato il nettare, e lo lascia immediatamente.  In questo modo risparmia sia tempo che energia.  Bene, ma come fa l’ape a capire, senza controllare il fiore, che il suo nettare è già stato consumato? 

Questo è possibile perché le api che hanno visitato quel fiore in precedenza lo hanno contrassegnato, lasciandovi cadere sopra una goccia di una speciale fragranza.  E così quando un’ape si sofferma sullo stesso fiore, ne percepisce l’odore, capisce che è inutile continuare con questo e si dirige verso un altro fiore.  Così le api non sprecano tempo.

E il miracolo del miele: Sapete quanto è importante, come nutrimento, il miele, che Dio offre all’uomo per mezzo di un minuscolo insetto? 

Il miele è composto di zuccheri come il glucosio e il fruttosio, e di minerali come il magnesio, il potassio, il calcio, il sale, lo zolfo, il ferro ed il fosfato.  Contiene le vitamine B1, B2, C, B6, B5 e B3, che poi si trasformano tutte secondo le qualità del nettare e del polline.  In piccole quantità, vi sono inoltre anche rame, iodio e zinco.  E sono presenti anche diversi generi di ormoni.

Come Allah afferma nel Corano, il miele è un “medicamento per l’uomo”.

È ovvio che il miele, che viene prodotto in quantità eccedenti di molto il fabbisogno delle api stesse, è creato a beneficio dell’uomo.  Ed è anche ovvio che le api non possono svolgere “da sole” questo incredibile compito senza l’ispirazione del Signore.