Nov 11, 2019 12:03 CET
  • Conoscere l'Islam (40):la creazione dei sensi

La creazione dell’essere umano rappresenta il capolavoro di tutta la creazione ed è evidenza dell'onniscienza e dell'Onnipotenza del Suo Creatore.

Nelle puntate precedenti abbiamo cominciato a esaminare in modo breve e semplice la struttura del corpo umano come una delle più stupende e meravigliose prove dell’esistenza di una forza onnisappiente e onnisciente. Un grande sistema di relazioni e di connessioni, composto da diversi tipi di cellule che insieme formano tessuti, che a loro volta sono organizzati in sistemi di organi.

Il corpo umano è dunque un sistema in cui tutti i vari sottosistemi o apparati sono in interazione tra loro per produrre la vita.

Nella puntata precedente abbiamo iniziato a parlare in modo semplice e breve come funziona l’occhio? Gli occhi sono delicate, complesse ed espressive ‘finestre dell’anima’.

Ma Come funziona l’occhio umano?

Quando guardi qualcosa, ecco ciò che accade: La luce entra nell’occhio attraverso la cornea.

La pupilla modifica le proprie dimensioni in base all’intensità della luce, ingrandendosi in condizioni di scarsa illuminazione e rimpicciolendosi nel caso opposto.

Entrando attraverso la pupilla, la luce arriva al cristallino.

Il cristallino cambia forma per convogliare la luce sulla retina, a seconda della distanza dell’oggetto osservato.

I coni e i bastoncelli della retina assorbono la luce e inviano messaggi al cervello tramite il nervo ottico.

Il cervello trasforma questi impulsi in un’immagine.

A prima vista, potrebbe sembrare stupefacente che gli occhi siano costituiti da tanti elementi così complessi. Ma se rifletti su quanto sia articolato il fenomeno della visione, ti stupisce il fatto una forza così onnipotente ed onnisciente abbiamo creato un sistema così ordinate e intelligenete

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Amici l'olfatto o odorato è uno degli specifici e più pontenti dei nostri sensi.

L'olfatto è connesso in maniera funzionale con il gusto, come si può dimostrare quando un raffreddore congestiona le vie aeree, compromettendo la funzione olfattiva e facendo in modo che i cibi abbiano pressoché tutti lo stesso sapore. È inoltre connesso con il sistema chemiosensoriale generale o trigeminale. I tre sensi dell'olfatto, gusto e chemiosensoriale generale formano il sistema chemiosensorio. L'olfatto è il più studiato dei tre sistemi chemiosensoriali.

L’olfatto infatti ci aiuta a percepire il mondo sia da lontano (l’odore di un incendio a distanza), sia dall’interno del corpo (insieme al gusto).

In confronto alla struttura dell’occhio, il naso è relativamente semplice: un tappeto di recettori che si legano alle molecole esterne e mandano al cervello il segnale corrispondente.

La via che collega un odore ai nostri centri di elaborazione, cioè la corteccia cerebrale, è piuttosto diretta, dal respiro alle emozioni. Possiamo pensare al nostro naso come a un portale un po’ magico che ci porta in un’altra dimensione, quella degli odori. Il naso è una finestra sul mondo, poiché ci mette direttamente a contatto con l’ambiente esterno. Un contatto piuttosto intimo, perché gli odori si legano direttamente ai nostri neuroni olfattivi. 

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Vediamo come. Le tappe anatomiche di un segnale odoroso schematizzando barbaramente sono: naso – cervello. Più precisamente, abbiamo tre stazioni principali:

Prima stazione: epitelio olfattivo, nel naso

Seconda stazione: bulbo olfattivo, nel cervello

Terza stazione: corteccia olfattiva (cognizione), ippocampo (memoria), amigdala (emozioni), nel cervello 

L’olfatto, come sappiamo, è un senso chimico, cioè lo stimolo odoroso è fatto di molecole chimiche che, attraverso l’aria che respiriamo, raggiungono i recettori olfattivi. Su cosa siano questi recettori c’è ogni tanto un po’ di confusione perché si parla spesso, anche tra scienziati di questo campo, di “recettori olfattivi” per riferirsi sia ai recettori veri e propri sia ai neuroni olfattivi, ma non sono esattamente la stessa cosa. Però, se uno non lo sa, la cosa può in effetti confondere.

I recettori olfattivi propriamente detti sono proteine specializzate presenti sulle cellule dell’olfatto, che sono chiamate neuroni olfattivi. Tuttavia, siccome di fatto il neurone olfattivo trasmette l’informazione odorosa al cervello ed è il primo a ricevere lo stimolo, molti lo chiamano impropriamente “recettore” in senso lato. I neuroni olfattivi formano, insieme ad altri tipi di cellule di supporto e ghiandole, buona parte dell’epitelio olfattivo, posizionato sul fondo delle fosse nasali. Potete immaginarlo collocato più o meno alla radice del naso, all’altezza degli occhi. I neuroni olfattivi hanno un corpo principale, più o meno a forma di pera, dalla cui testa si allunga un bottoncino da cui sporgono alcune ciglia. Queste sono esposte all’esterno e sono coperte da uno strato di muco in cui le molecole odorose devono disperdersi per raggiungere i recettori. Dall’altro lato della pera si allunga invece un prolungamento chiamato assone che, come un cavo, si dipana fino al cervello e finisce nel bulbo olfattivo. L’insieme di questi cavi, provenienti dai diversi neuroni olfattivi formano il nervo olfattivo, che è il I nervo cranico e porta l’informazione dal naso al cervello.