Gen 13, 2020 12:17 CET
  • Conoscere l'Islam (43), la creazione dell’essere umano: cervello

La creazione dell’essere umano rappresenta il capolavoro di tutta la creazione ed è evidenza dell'onniscienza e onnipenza del Suo Creatore.

Nelle puntate precedenti abbiamo cominciato a esaminare in modo breve e semplice la struttura del corpo umano come una delle più stupende e meravigliose prove dell’esistenza di una forza onnisappiente e onnisciente. Un grande sistema di relazioni e di connessioni, composto da diversi tipi di cellule che insieme formano tessuti, che a loro volta sono organizzati in sistemi di organi.

Il corpo umano è dunque un sistema in cui tutti i vari sottosistemi o apparati sono in interazione tra loro per produrre la vita.

In questa puntata amici facciamo un viaggio nell’universo delle meraviglie e daremo uno sguardo breve alla struttura e alla funzione del cervello umano.

Il cervello è l’oggetto più complesso e misterioso che si conosca: 1.300-1.500 grammi di tessuto gelatinoso, composto da 100 miliardi di cellule (i neuroni) ognuna delle quali sviluppa in media 10 mila connessioni con le cellule vicine. Ecco, in sintesi, come si forma, come è organizzato, come si difende e come funziona il cervello.

 

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Durante la vita fetale, l’organismo produce non meno di 250 mila neuroni al minuto. Ma 15-30 giorni prima della nascita, la produzione si blocca e per il cervello comincia una seconda fase che durerà per tutta la vita: la creazione di connessioni tra le cellule.

Il cervello umano (più correttamente “encefalo”) è il risultato della sovrapposizione dei tre tipi di cervello apparsi nel corso dell’evoluzione dei vertebrati.

Dal basso (alla base del cranio), il cervello più antico, o romboencefalo, specializzato nel controllo di funzioni involontarie come vigilanza, respirazione, circolazione e tono muscolare. Comprende il cervelletto e le parti del midollo spinale che si allungano nel cervello.

Salendo, c’è il mesencefalo: una piccola porzione di tessuto nervoso costituita dai cosiddetti peduncoli cerebrali e dalla lamina quadrigemina.

Infine c’è il prosencefalo, la parte più “moderna”, suddiviso in diencefalo e telencefalo. Il primo, chiamato anche “sistema limbico”, contiene strutture come talamo, ipotalamo, ipofisi e ippocampo, da cui provengono sensazioni come fame, sete o desiderio sessuale. Infine, la parte più recente in assoluto: la corteccia, dove hanno sede le funzioni intelligenza e linguaggio.

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La corteccia occupa gran parte del cranio, quindi il suo volume è facilmente intuibile. Difficile, invece, immaginare quanto sia estesa. La corteccia è infatti percorsa da profonde fenditure (le circonvoluzioni cerebrali) tanto che, se potessimo “distenderla”, occuperebbe un’area molte volte maggiore di quella della testa.

La fenditura più profonda è quella che separa i due emisferi, uniti però dal corpo calloso, una fittissima trama di fibre nervose: se si recidessero, i due emisferi non comunicherebbero più. Le altre fenditure maggiori distinguono i cosiddetti “lobi”. I maggiori sono quello temporale (udito ed equilibrio), frontale (movimenti volontari), parietale (sensibilità tattile e gusto) e occipitale (visione).

Ad avvolgere l’encefalo troviamo infine le membrane chiamate meningi (pia madre, aracnoide e dura madre): contrariamente a quanto suggeriscono le frasi fatte, non servono a pensare, ma a nutrire e proteggere il cervello vero e proprio.

 

 Sempre a scopo protettivo, l’encefalo è infine percorso da una serie di cavità piene di liquido (il liquor cefalorachidiano) che crea una sorta di “effetto galleggiamento” utile per contrastare la forza di gravità e le accelerazioni dovute ai rapidi movimenti della testa.