Gen 14, 2020 12:31 CET
  •  Il progresso scientifico dell’Iran (17)

Recentemente e’ venuto a mancare uno dei più grandi scienziati iraniani del periodo moderno, la giovanissima professoressa Maryam Mirzakhani. Dedichiamo la puntata di oggi a questa grandissima matematica iraniana. 

Maryam Mirzakhani si e’ spenta il 15 luglio 2017 a Palo Alto, negli Stati Uniti, a soli 40 anni, per via di un maledetto tumore al seno, diagnosticatogli nel 2013. Uno dei matematici più famosi del mondo, nel 2014 era stata la prima donna di tutti i tempi a vincere la medaglia Fields, il massimo riconoscimento mondiale della Matematica.

Era un simbolo; il simbolo della forza delle donne iraniane; era nata nel 1977, era la ragazza di questo Iran nuovo, di quello dopo la rivoluzione del 1979.

Era andata a scuola negli anni ‘80, proprio quando Saddam bombardava Teheran; la bimba prodigio era cresciuta proprio in quegli anni duri, con la guerra, le sanzioni, la penuria di cibo e medicine.

I problemi non l’avevano fermata; aveva studiato al liceo Farzanegan di Teheran; in quel liceo era iniziata la sua avventura; amava il cinema, aveva come passione la lettura di romanzi, non era la tipica secchiona, ma al secondo anno di liceo il suo talento incredibile nella matematica aveva sbalordito tutti; prima di lei, nessuna ragazza aveva partecipato alle olimpiadi internazionali di matematica in rappresentanza dell’Iran, e per di più lei doveva essere al terzo anno del liceo per poterlo fare. Il responsabile nazionale della selezione degli studenti, il professor Abdullah Mahmoudian, era andato persino dal ministro Gholamalì Haddad Adel e lo convinse a mandarla lo stesso alle competizioni internazionali.

La ragazza di Teheran vinse la medaglia d’oro delle olimpiadi internazionali di matematica sia in quell’anno, ovvero nel ’94, a Hong Kong e sia l’anno dopo, nel ’95, in Canada; in nordamerica lasciò tutti di stucco perche’ aveva concluso le olimpiadi con il punteggio pieno (42 su 42).

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Divenuta studentessa della Sharif University of Technology in matematica, continuò a collezionare vittorie nelle competizioni di matematica dell’Iran; superò ogni ostacolo, sconfisse pure la morte; nel 1997, il bus dei campioni delle olimpiadi di matematica dell’Iran, cadde in un burrone e morirono tutti; tanti giovani che forse come lei sarebbero stati dei grandi scienziati; lei però si salvo’: era il destino che la voleva tenere in vita? La sorte voleva che vivesse per essere la prima donna della storia a vincere “il Nobel della matermatica?”

Laureatasi nel ’99, andò a studiare a Harvard (ai tempi non c’era il muslim ban di Trump) e nel 2004 ottenne il PhD, divenendo subito research fellow al Clay Mathematices institute e professoressa a Princeton.

E li la persiana lavorò, lavorò e lavorò e risolve soprattutto dei problemi matematici che da decenni erano rimasti irrisolti; divenne persino membro del NAS, il Circolo degli scienziati americani, la sua ricerca aiutò persino la Nasa; ha fornito un modello matematico piu’ preciso, il migliore che abbiamo oggi, della forma della Terra.

Maryam riceve la medaglia Fields, il Nobel della Matematica, nel 2014 per "i suoi contributi eccezionali alla dinamica e alla geometria delle superfici di Riemann e dei loro spazi di moduli". Questo premio si assegna dal 1934 e mai prima di lei, una donna, lo aveva vinto.

 

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