Le meraviglie sconosciute dell’Iran (5): la Moschea Tarikhaneh di Damghan
La moschea Tarikhanè, è nel vero senso della parola una delle meraviglie sconosciute dell’Iran.
Una delle opere più imponenti dell’architettura islamica è l’antico tempio della città di Damghan, detto “Masjed-e-Tarikhanèh” o Moschea di Tarikhanèh, che si trova nel centro storico della città. Tarikhanèh vorrebbe dire “Casa di Dio”.
Per raggiungere questo spettacolare monumento, assolutamente fuori dai tragitti del turismo dell’Iran, bisogna raggiungere la regione del Semnan, ad est di Teheran, ed entrare nella cittadina di Damghan.
Da lì si cercano le indicazioni stradali per la piazza Imam Hossein e dopo aver superato piazza Shohada e piazza Imam Khomeini, si raggiungerela via Motahhari; all’inizio di questa vita, troviamo l’imponente costruzione della moschea.
La moschea Tarikhanèh, sotto il profilo dei materiali di costruzione, è sicuramente tra le moschee più semplici della storia; si tratta di mattoni crudi, ed è proprio questo il segreto della longevità della costruzione, ancora in piedi dopo 12 secoli.
Il cortile della struttura (il Sahn), è quadrato ed in direzione della Mecca, vi è la sala coperta per la preghiera (Shabestan) e sul lato opposto, si trova un colonnato. Il tetto del Shabestan si poggia su 17 colonne di 16 centimetri di diametro, sicuramente più di quando ce ne fossero bisogno tecnicamente, ideate probabilmente per dare un’aspetto imponente alla moschea.
Il Mihrab, la nicchia scavata nel muro in direzione della Mecca, è assolutamente semplice e privo di elementi decorativi.
Antiche leggende, non confermate, raccontano che il secondo Imam degli sciiti, l’Imam Hassan (la pace sia con lui), avrebbe pregato in questa moschea.
Secondo alcuni esperti, la moschea Tarikhanèh potrebbe essere una delle prime costruite in Iran, e sicuramente tra le prime ad avere un minareto, che in questo caso è stato realizzato in stile iracheno. Gli iracheni stessi, avevano preso questo stile da quello dei Sassanidi, l’ultima dinastia persiana prima dell’arrivo degli arabi musulmani.
Dopo aver assaportato l’atmosfera di un passato lontano e intrigante nel cortile di questa moschea, nel bazaar di Damghan, potete immedesimarvi nei panni dei mercanti della via della Seta e andare ad acquistare il famoso pistacchio della città, i tappeti, e poi ancora assaggiare i tanti dolci locali.
Il piatto locale si chiama Mani Polò ed è uno spezzatino di carne e legumi condito con scorze di arancia e spezie.
Nella via Shahid Beheshtì e nella piazza Varzesh della città si trovano tanti alberghi che possono ospitare i visitatori.
Recatevi nel nord-est dell’Iran per scoprire a Damghan la Moschea di Tarikhanèh: è una delle meraviglie sconosciute dell’Iran!