Apr 10, 2021 07:32 CET
  • Iran, scoprire la storia dell'arte - 02

 vi presentoun altro appuntamento con l'arte iraniana, dai tempi della grande Persia fino ad oggi. In ogni puntata cercheremo di raccontare ed approfondire allo stesso tempo la storia dell'arte iranica. In questo programma parleremo dll'arte dell'Iran preislamico

Ancora non è sufficientemente chiaro in quale periodo, da quali popoli, di quale etnia e lingua, l’altopiano iranico sia stato abitato per la prima volta. Tuttavia, in un periodo in cui ancora non v’era traccia di insediamenti in Palestina, in Siria, in Anatolia e nel nord e nel centro della Mesopotamia, nell’Iran centro-settentrionale, a Ghar-e Kamarband, nelle vicinanze di Noushahr, si trovano tracce di antropizzazione.Inoltre, a Ganjidareh, nell’ovest dell’Iran, sono stati rinvenuti reperti del periodo preceramico risalenti alla seconda metà del IX e prima metà dell’VIII secolo a.C. Stesse tracce, di qualche secolo più recenti, sono osservabili a Tell Asiyab, nei dintorni di Kermanshah, luogo in cui questo periodo si protrasse per più di un millennio. Dall’inizio del VII millennio a.C., apparve la ceramica a Ganjidareh. Allo stesso modo, a Teppe Guran, ci sono tracce di ceramica risalenti alla metà del VII secolo. Contemporaneamente, a Busmordeh e poi ad Alikosh, nella piana di Dehlaran, sono emerse tracce di civiltà ceramiche e preceramiche. Nella regione dell’attuale Mohammad Jafar, verso la fine del VII millennio, e in quelle di Sabz-e Khazineh, nella seconda metà del VI millennio, vissero piccole comunità di agricoltori riunite in villaggi. A Khazineh, questi insediamenti sono testimoniati fino alla seconda metà del V millennio.

Circa 5.300 anni prima di Cristo, in due punti dell’Iran, rispettivamente a sud-ovest e al centro, emersero due altre civiltà di tipo urbano. La prima nella piana di Shushiyan nella regione di Jaffarabad, la seconda nella regione di Siyalk, nei pressi di Kashan, ai margini del deserto centrale. I ritrovamenti di queste civiltà, in particolare di quella di Jaffarabad, sono contemporanei del periodo di Eridu 19 in Mesopotamia.

Quanto detto sopra si basa sullo studio già citato di Pierre Amiet, il quale parla del sito di Ghar-e Kamarband, ma non fa menzione, per qualche motivo ben preciso, di altre grotte dell’Iran occidentale, come Kuh-e Sarsarkhan, Hamiyan, e Kuh-e Dusheh, nel Luristan. Queste grotte conservano numerose pitture rupestri, lasciate da comunità di cacciatori e agricoltori in tempi molto più antichi di quelle ritrovate a Kuh-e Kamarband. Kuh-e Sarsarkhan si trova a una distanza di 30 km dalla città di Kuhdasht, e ospita nelle due grotte, nord e sud, pitture rupestri preistoriche. Nella caverna meridionale si trovano dodici pitture, sei in quella settentrionale, probabilmente di epoca precedente.

Sulla sommità della montagna di Sarsarkhan, si trova un’ampia piana in gran parte nascosta dalla vegetazione, dalla quale parte un sentiero che si dirige verso est e termina poi in un’ampia valle distesa tra Sarsarkhan e Hamiyan. A metà della valle si trova un altro sentiero che in direzione nord conduce alle pendici della montagna e ai siti delle pitture; un altro sentiero conduce verso sud, in direzione di un altro sito di pitture. Tra la grotta meridionale e quella settentrionale c’è una distanza di circa mezzo chilometro, percorribile a piedi in poco più di mezz’ora. I dipinti conservati quasi intatti nella grotta nord sono tre, sette quelli della grotta sud. Il numero dei dipinti della grotta di Dusheh, che appartengono all’inizio del periodo urbano e sono molto più recenti, raggiunge la trentina, e due sono dotati di iscrizioni, parte delle quali è perduta.

Non è possibile ricostruire con precisione la storia delle rappresentazioni rupestri del Luristan e non ci soffermeremo quindi ad analizzarli qui. Tuttavia è pressoché certo che questi disegni possano rappresentare il punto di partenza per l’invenzione della scrittura. Ciò che è più importante, è invece l’origine delle popolazioni montane degli Zagros e, soprattutto, del Damavand, a causa del ruolo speciale che esso riveste nella mitologia iranica.

Gli abitanti di questi territori, e in particolare quelli dell’altopiano iranico, fanno parte di popolazioni definite “asianiche”.