La Rivoluzione islamica: Sviluppo e produzione (4)
Uno dei fattori importanti per realizzare lo sviluppo economico ed industriale di ogni paese, e’ la sua risorsa umana.
Tale concetto è, considerato da tutti gli studiosi, il primo e l’indispensabile passo per raggiungere i gradi più alti di autonomia in tutti i settori.
La risorsa umana, come è noto a tutti, e’ fatta di forze umane di un paese che può tradursi negli scienziati e studiosi, nelle forze militari ma soprattutto in quella che viene definita la forza operaia e i lavoratori che costituiscono Le braccia d’acciaio di ogni popolazione.
La guida suprema della rivoluzione islamica, l’ayatollah Seyyed Ali Khamenei in un suo discorso tenutosi in occasione della settimana dedicata ai lavoratori ha detto:” nel mondo odierno dove la tecnologia si sviluppa rapidamente, aggiornare continuamente i metodi di istruzione e l’applicazione costante delle precedenti esperienze e traguardi raggiunti nel passato vicino e lontano, sono i due elementi fondamentali per migliorare le condizioni di vita e lavorative delle nostre forze operaie, le quali da sempre stanno svolgendo un ruolo chiave nello sviluppo economico e industriale nel nostro Paese.
Abbiamo detto che in base agli studi più apprfonditi degli economisti internazionali, per ottenere i risultati eccellenti nel settore della produzione industriale ed anche quello agricolo, i governi non hanno altra scelta che puntare sulla istruzione ottimale delle forze lavoro di quel paese oltre al fatto di offrire loro le condivisioni più agevolate per quanto riguarda la loro vita personale e familiare.
Tale politica economica a medio e lungo termine, si presenta come un ottimo investimento sul presente e futuro del paese, considerando la realtà indiscutibile che nessun paese al mondo si può ritenere autonomo e forte se non si appoggia su una forza lavorativa che produce tutto ciò che può rendere l’autonomo e forte non solo i governi ma anche l’intera popolazione.
La guida suprema dell’Iran, l’Ayatollah Seyyed Ali Khamenei parlando con i rappresentanti del ministero dello sviluppo industriale e del lavoro, ha chiesto l’ulteriore rafforzamento delle capacità di produzione e sia nel settore industriale che difensive della propria nazione per poter affrontare le minacce esistenti ed evitare che i nemici possano recare danni economici al paese o intraprendere un’azione offensiva contro la repubblica islamica.
“L’Iran si è organizzato in modo da poter “paralizzare” i suoi nemici in tutti i settori, ed ha sviluppato i suoi sofisticati strumenti di difesa militare e tecnologica in risposta al crescente uso di misure avanzate da parte dei suoi nemici”, ha ricordato il sommo leader.
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Nel mondo in cui viviamo oggi, il ruolo e l’importanza delle risorse umane, come abbiamo detto, e’ talmente decisiva che va a pari passo con il livello della forza produttiva e quindi il potere economico di un paese sullo scenario politico e finanziario internazionale. Ed è proprio per questo motivo cha la guida suprema ha deciso nominare quest’anno come l’anno del salto nella produzione nazionale, rafforzando ulteriormente la posizione e l’influenza dei lavoratori iraniani che operano in diversi settori industriali del paese.
Alvin Toffler, che è conosciuto come uno dei teorici più importanti nella questione dello sviluppo mondiale a questo riguardo scrive:” la chiave per aprire tutte le porte delle conquiste economiche ed industriali va ricercato nel rafforzare la produzione nazionale di ogni paese. Solo in questo modo i popoli potranno raggiungere una posizione elevata sullo scenario di competizione economica e anche politica mondiale” .
Va ricordato che in base alle statistiche internazionali, la repubblica islamica dell’Iran ha già conquistato il terzo posto nel mondo per quanto riguarda lo sviluppo delle risorse umane raggiungendo inoltre ottimi traguardi anche el settore della nana tecnologia e le competizioni scientifiche e di ricerca.
L’Ayatollah Khamenei parlando della necessità di puntare sulla forza giovanile del paese ha detto:” Noi abbiamo molti giovani scienziati e validissimi ricercatori e studiosi di alto livello, e ciò conferma ancora una volta che le basi solide di ogni paese sono inevitabilmente fondate sullo sviluppo economico e scientifico nonché sulle sue risorse umane sempre più forti ed istruite”.