Giu 19, 2021 10:35 CET
  • La Rivoluzione islamica: Sviluppo e produzione (21)

La repubblica Islamica dell’Iran nel suo percorso quarantennale è riuscita a ottenere risultati eccellenti nel settore della scienza, tecnologia e ricerca raggiungendo ottimi risultati nella gradutoria mondiale.

 Risultati eccellenti che diventano ancora più importanti se si prendesse in considerazione le duressime sanzioni americane e occidentali contro il nostro Paese, applicate e rafforzate sempre di più quasi dai primi anni della vittoria della rivoluzione islamica nel 79.

Le sanzioni americane alla Repubblica islamica dell'Iran, una delle nazioni sicuramente più importanti al mondo nel settore della ricerca scientifica hanno cercato in tutti imodi a limitare il suo percorso accelerato verso il progresso globale. È quanto ha afferma il BMJ Global Health, autorevole rivista britannica, secondo cui “le misure ristrittive imposte da Washington contro il popolo iraniano hanno avuto l’obiettivo di ostacolare I lavori dei ricercatori iraniani negando loro diverse opportunità per pubblicare le loro ricerche e accedere alle informazioni e forniture essenziali”.

Abbiamo detto che secondo il settimanale scientifico BMJ Global Health, questo tipo di provvedimenti da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati occidentali finiscono per nuocere alla collaborazione internazionale fra ricercatori e alla capacità delle nazioni di rispondere alle crisi sanitarie. Le sanzioni inevitabilmente diventano uno strumento ingiusto per aumentare le diseguaglianze interne e fra le varie nazioni.

Per quanto riguarda il settore della ricerca, diversi centri studi internazionali, sono del parere che considerando l’innegabile realtà che l’Iran è uno dei Paesi più avanzati del Medio Oriente se non il Paese più all’avanguardia nel settore della tecnologia e della ricerca scientifica, l’impatto economico e sanitario delle sanzioni è di vasta portata e si estende non solo all’Iran ma a tutta l’Asia occidentale minando la ricerca e le pubblicazioni scientifiche.

La rivista britannica ricorda che l’Iran si piazza al terzo posto nel mondo per laureati in scienze e ingegneria e per grado di istruzione universitaria. La Repubblica islamica è inoltre 12esima al mondo per impatto sulla conoscenza e 32ma per pubblicazioni scientifiche e tecniche. Nel 1996 l’Iran è stato classificato al primo posto per la collaborazione internazionale sulle ricerche pubblicate.

 

Secondo il dipartimento di ingegneria elettronica dell’università di Stanford, il migliore ateneo per la preparazione dei futuri allievi nel settore è senza dubbio l’Università iraniana di tecnologia Sharif. Un primato confermato dal numero crescente di innovazioni scientifiche, produttività, brevetti e impatto sulla conoscenza come sottolineano numerosi centri di ricerca scientifica internazionali. 

Tuttavia, nonostante tutte queste pressioni e restrizioni politiche ed economiche, la Guida Suprema iraniana, Ayatollah Khamenei da oltre 20 anni è riuscito a incentivare I giovani scienziati iraniani a impegnarsi seriamente per tenere alto nel mondo il nome del nostro Paese nell’ambito del progresso tecnologico e scientifico.

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