Giu 20, 2021 07:00 CET
  • Le meraviglie sconosciute dell’Iran (23) La regione di Kermanshah

Una delle meraviglie sconosciute dell’Iran, è la regione di Kermanshah, ad ovest del Paese.

Kermanshah, e' una della regioni dell'ovest dell'Iran che per via della vicinanza di civiltà come quella Elamita e quella dei Cassi o Caspici da una parte e quelle mesapotamiche dall'altra, e' stata in qualche modo il crocevia delle civiltà. Le scoperte degli archeologi specialmente negli ultimi decenni, hanno dimostrato l'importanza e la ricchezza di questa regione nel passato. I reperti e le rovine risalenti a diversi periodi storici sono una dimostrazione di tutto questo.

La regione di Kermanshah con una estensione di 24434 chilometri quadrati si trova ad ovest dell'Iran e a nord confina con la regione del Kurdistan, a est e sud-est con la regione di Hamedan, ad ovest e sud-ovest con l'Iraq e a sud con le regioni di Ilam e Lorestan.

La regione e' prevalentemente montuosa e si trova in pratica tra l'altopiano dell'Iran e la pianura mesopotamica. La regione di Kermanshah e' quindi costellata di vette, rilievi, che come abbiamo detto appartengono alla catena degli Zagros e che però hanno creato anche dei rilievi paralleli di minor elevazione.

Dal punto di vista climatico la regione può essere suddivisa in zona "calda" e zona "fredda". L'elevazione media della regione e' di 1200 metri sopra il livello del mare e la media di precipitazioni si aggira sui 500 millimetri annui. Tra i monti più famosi possiamo nomare "Parav", "Dalahoo", "Bistoon" e "Bazi Deraz". Il capoluogo di provincia che da' nome all'intera regione e' proprio Kermanshah; oltre a questa città vi sono anche altre 14 province.

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La presenza umana nella regione di Kermanshah risale a tempi molto antichi. Il primo documento scritto su questa presenza e' uno scritto di Sargon, il re degli Accadi, risalente allo spazio tra il 2048 ed il 2030 a.C.

Se facciamo ricorso alla mitologia persiana, a costruire Kermanshah fu' "Tahmures il domatore di orchi", il re della leggendaria dinastia dei Pishdadian. La storia dei Pishdadian, esistente nel "Libro dei Re" di Ferdowsi ed alcuni testi antichi e' però a metà tra storia e leggenda e pertanto altri studiosi fanno risalire la fondazione di essa al re Sasanide Bahram.

Fatto sicuro dal punto di vista storico è che Kermanshah fu soprattutto la base dei Medi, la dinastia che precedette gli Achemenidi. Nel periodo dell'ellenizzazione dell'Iran, seguito alla conquista per mano di Alessandro Magno, in questa regione nacquero diverse città tra le quali Kalaiazagri, Sar Pol Zahhab, Karina (l'odierna Karand) e Kongoia (l'odierna Kangavar).  

Nel periodo Sassanide le regioni occidentali dell'Iran, soprattutto la città di Kermanshah, ricevettero le attenzioni dei regnanti per via della vicinanza all'allora capitale Ctesifonte, che nel sesto secolo Cristiano e sotto il regno di Anoshiravan fu la città più popolata del mondo. Fu proprio in quel periodo che pure Kermanshah raggiunse il suo massimo splendore.

Secondo gli storiografi islamici molte volte gli ambasciatori di Roma o della Cina venivano ricevuti da Anushirvan a Kermanshah. Un viaggiatore arabo del quarto secolo, Mus'ar Bin Mohalhal, che ha visitato la città quindi nel decimo secolo Cristiano, parla della regia di Taq-e-Bostan in questa città.

Ibne Howqel, altro viaggiatore, parla delle bellezze e della soavità della città di Kermanshah e dei suoi alberi verdeggianti e dei suoi corsi d'acqua e del benessere della sua gente.

Agli inizi del dominio del re Safavide Esmail, e così siamo giunti all'inizio del 16esimo secolo, il sultano Murat degli Aq Quiunlu occupò Kermanshah con i suoi 70 mila soldati ma venne sconfitto.

I Safavidi si presero cura di questa città per arginare un eventuale attacco da parte dell'impero ottomano.

Sheikh Alì Zanganè, vizir della corte Safavide, fece costruire tanti edifici nella città ma purtroppo nel successivo periodo degli Afshar, Kermanshah fu vittima delle razzie ottomane.

La città dovette aspettare il governatore qajaride Imam Qolì Mirza', scelto dal sultano Nasereddin, che governò con diligenza la città per 25 anni edificandovi palazzi notevoli.

Kermanshah fu uno dei centri più importanti della rivoluzione costituzionale iraniana e nei due conflitti mondiali venne occupata dalle forze straniere.

Questa città e' stata danneggiata molto seriamente durante il conflitto Iran-Iraq, tra il 1980 ed il 1988, essendo direttamente confinante con l'Iraq.

 

Dal punto di vista etnico Kermanshah e' una delle regioni iraniane che ospita una cospicua presenza curda. Alcune delle più grandi tribù curde dell'Iran come quella dei Kalhor, Zangane e Sanjabì vivono in questa regione. Il curdo, tra l'altro, non e' un dialetto ma una lingua vera e propria, con un alfabeto leggermente diverso rispetto a quello persiano moderno e che tra l'altro si articoli in diversi tipi; c'e' il curdo kalhorì, jafì, kermanshahì, lakì, suranì, jaurudì, lahunì, balajuì, uramì e guranì che vengono parlati nella regione del Kermanshah ma che non sono nemmeno tutti.

La città antica di Kermanshah, per quanto avrete compreso dalla sua storia, ha sempre avuto una grande importanza strategica e lo ha pure oggi. Questa città ospita tantissimi ricordi dell'antichissima civiltà della Persia e tra questi come non citare il complesso "Bistun", registrato nella lista del Patrimonio Mondiale dall'UNESCO.

Al di là della più famosa Bistun, però, una delle attrazioni è la cittadina di Gilangharb, al confine con l’Iraq, piena di punti panoramici dalla natura bellissima e attrazioni di tipo storico e archeologico.

Se viaggiate in Iran, visitate la regione di Kermanshah, è veramente una delle Meraviglie Sconosciute dell’Iran!