Fanatismo: il falso volto dell’islam(10)
Dopo la morte di Abd al-Aziz, che fu a capo di una famiglia poligama ed ebbe 30 figli maschi, nel 1953, suo figlio Saud bin Abd al-Aziz Al Saud divenne il secondo sovrano dell'Arabia Saudita, dal 1953 al 1964.
Saud dopo un golpe appoggiato dal consiglio degli “ulama” fu costretto ad abdicare in favore del fratello Faysal. Anche egli nel 1975, fu assassinato dal nipote Faysal bin Musaid. Durante il suo regno il potere della famiglia Al -Sheikh, discendenti da Muhammad ibn Abd al-Wahhab, il fondatore del wahhabismo diminuì notevolmente. Khalid bin Abd al-Aziz Al Saud (Riyad, 13 febbraio 1913 – Ta'if, 13 giugno 1982) fu il quarto re dell'Arabia Saudita. La sua ascesa al potere coincise con importanti manifestazioni internazionali, tra cui la rivoluzione iraniana, l'assassinio di Anwar Sadat e l'invasione sovietica dell'Afghanistan. La vittoria della rivoluzione islamica nel 1979 in Iran, che fu un movimento anti-imperialistico ed anti-americano, contrastava apparentemente le ideologie false e radicali di Al-Saud e spaventò molto i sovrani dell’Arabia Saudita. Dopo la morte di Khalid nel 1982, Fahd bin Abd al-Aziz Al Saud meglio conosciuto come Re Fahd salì al trono come quinto re dell'Arabia Saudita. Nel 1986, si dichiarò come il "Custode delle due Sacre Moschee", sostituendo l'appellativo di "Sua Maestà", unendo così il potere religioso a quello secolare.
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Il Re Fahd sosteneva la resa dei palestinesi contro il “regime occupante”, Israele ed era un fedele alleato degli Stati Uniti, secondo la CIA, egli affermò: "Dopo Dio, possiamo contare sugli Stati Uniti".
Temendo che la rivoluzione iraniana potesse portare simili cambiamenti nell'Arabia Saudita, Fahd spese somme considerevoli per sostenere lo sforzo bellico dell’ex-dittatore iracheno Saddam Hussein nella sua guerra con il popolo iraniano.
Nel 1987 a La Mecca, la polizia saudita attaccò il corteo pacifico dei pellegrini iraniani che protestavano contro l’Occidente massacrandone 400. Dall'appoggio dato a Baghdad e da questo incidente derivò un progressivo ed irreversibile peggioramento dei rapporti con l'Iran. Fahad inoltre guidò il mondo arabo contro l'invasione del Kuwait da parte dell'Iraq e accettò di ospitare le truppe della coalizione guidata dagli americani nel suo regno, permettendogli di basarsi lì.
Il re Fahad prese provvedimenti per sostenere l'istituzione religiosa saudita basata sulla falsa ideologia di Ibn Wahhab, garantendo milioni di dollari di sovvenzioni, rafforzando la potenza della polizia religiosa. Approvò pubblicamente la raccomandazione dello sceicco 'Abd al-Aziz ibn 'Abd Allah ibn Baz di evitare la via del male viaggiando in Europa e negli Stati Uniti.
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Nel tentativo di istituzionalizzare la successione re Fahd emise un decreto il 1° marzo 1992. Questo ampliò i criteri per la successione, che prima erano solo l'anzianità e il consenso della famiglia. Il cambiamento più significativo era che il sovrano poteva assegnare e revocare il titolo di erède apparente sulla base dell'idoneità piuttosto che sull'anzianità e che i nipoti del primo re diventavano candidati ammissibili per il trono. Nel 2002 Forbes stimò la ricchezza di re Fahd a 25 miliardi di dollari. Nel 1988 la rivista Fortune riportava che la sua fortuna era pari a 18 miliardi di dollari, facendo di lui la seconda persona più ricca al mondo a quel tempo. Oltre alle residenze in Arabia Saudita, possedeva una dimora in Spagna, nella Costa del Sol.
Il re Fahad il 1° agosto 2005 a 84 anni morì. Dopo di lui il suo fratellastro re Abdullah divenne il sesto re dell’Arabia Saudita. Lui anche come altri sovrani sauditi, appoggiò il regime sionista fornendogli aiuto nella sua offensiva contro la resistenza libanese. Il Re Abdullah sosteneva anche la repressione dei popoli per mano dei governi fantocci di Bahrain e Yeman.
Oggi i wahabiti, grazie al sostegno politico e militare dei sauditi e approffittandosi dei petrodollari, cercano di diffondere in tutto il mondo le ideologie falese e fondamentaliste del loro leader Ibn Wahab. Loro per divulgare questa ideologia estremista hanno fondato e supportato una rete di scuole e università religiose in tutto il mondo in cui gli studenti vengono influenzati ad adottare la visione del mondo wahabita per essere poi rispediti nei propri Paesi a diffonderla, diffondere cioè odio ed estremismo su scala globale. I wahabiti sauditi hanno anche investito per costruire moschee e centri islamici, istituire associazioni studentesche universitarie musulmane in paesi occidentali i quali ovviamente promuovono l’estremismo wahhabita.