Giu 20, 2022 10:28 CET

Cari amici, vi presento un altro appuntamento con l'arte iraniana, dai tempi della grande Persia fino ad oggi. In ogni puntata cercheremo di raccontare ed approfondire la storia dell'arte iranica.

In questo programma parleremo dell'arte dei seleucidi e parti: 

L’architettura arsacide non ha una grande varietà di forme e tipologie di costruzione e i suoi edifici erano molto comuni. Si direbbe che conoscessero un solo tipo di soffitto a volta e per dare magnificenza ai loro edifici utilizzarono l’iwan, mutuandolo dai predecessori. L’origine dell’iwan non è nota, ma quello che è chiaro è che si tratta di un elemento architettonico iranico diffuso in Iran a partire dalle regioni orientali, il quale si diffuse poi in tutti i paesi musulmani dopo l’islamizzazione dell’Iran. Queste alte e ampie volte, che vediamo sulle facciate degli edifici, costituivano un elemento ornamentale della corte sasanide e poi, nel periodo islamico, delle madrasa, delle moschee, dei caravanserragli e dei palazzi. Questi alti iwan ornamentali del periodo arsacide non vennero costruiti a ovest e a est,poiché il più antico di essi è quello del palazzo di Ardashir a Firuzabad; cioè almeno due secoli prima del palazzo di Assur e nell’ipotesi che l’architettura del palazzo di Firuzabad sia effettivamente arsacide.

La forma originaria del palazzo di Hatra era caratterizzata inizialmente dalla presenza di due grandi iwan a due piani, divisi su entreambi i lati da due piccoli archi; successivamente furono aggiunti altri due grandi iwan, cosicché l’edificio venne fornito di una lunga facciata dotata di quattro iwan. Dietro al primo iwan e adiacente a esso fu eretta una sala rettangolare con soffitto a botte. Questo primo modello di edificio si diffuse in modo significativo, assumendo la forma di un parallelepipedo sormontato da una cupola, con un grande iwan in funzione di ingresso. A Hatra ci sono altri palazzi più piccoli e abitazioni private meno importanti. Uno di essi è formato da un ampio iwan sulla parte frontale e stanze che si aprono su tre dei suoi lati. In un altro edificio, le stanze sono disposte sui suoi due lati; un altro edificio presenta tre iwan uno accanto all’altro, con stanze dietro ciascuno di essi. Il quarto edificio è formato da tre iwan in fila, davanti ai quali sorgono degli archi colonnati. Ancora un altro edificio presenta un iwan con stanza da una sola parte e con di fronte una sala ipostila di stile greco.

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Il palazzo arsacide di Assur è un esempio di composizione con gli iwan che nel periodo islamico diverrà molto diffuso e interessante col nome di shabestan-e morabba-e shekl: quattro iwan che si aprono intorno a un cortile quadrangolare che diverrà la forma più comune delle moschee, delle scuole religiose e dei caravanserragli. Senza dubbio, questo stile architettonico, sebbene presente anche nell’architettura assiro-arsacide, è originaria dell’Iran orientale. I palazzi ghaznavidi prima e selgiuchidi poi vennero costruiti su questo modello ed è all’apice del periodo selgiuchide che questo stile superò i confini dell’Iran e si diffuse in Egitto, e da là altrove. Perciò, l’iwan si diffuse in Mesopotamia dal Khorasan nel periodo arsacide e poi, nel periodo islamico, gli iwan d’ingresso degli shabestan, dei mausolei, dei palazzi (ad esempio quello di Firuzabad), della grande madrasa Nezamiyeh, che ha uno stile particolare e straordinario, ebbero un ruolo di primo piano nell’architettura iraniana.

 

 

 

 

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