Dic 18, 2022 08:41 CET

Salve cari amici, continuando il nostro viaggio a Isfahan, oggi vi  presenteremo il cuore storico di questa bellissima città, un viale chiamato Chahar Bagh Abbasi, cioe' 4 giardini, ispirtato dai 4 giardini di Pasargade, una città dell'antica Persia del periodo achemenidi. Questa strada è uno dei principali centri turistici e commerciali di Isfahan.

Il viale Chahar Bagh Abbasi fu progettato ed eseguito durante il periodo di Shah Abbas I, la cui costruzione risale al 1591.

Chaharbagh comprende due corsie per i ciclisti, due per le biciclette e tre per i pedoni, separate da quattro file di alberi di platani e olmi. Camminare in questa strada è un ricordo indimenticabile. Camminando all'ombra dei bellissimi platani e olmi, e vedere i negozi pieni di borse, scarpe, vestiti e artigianato di Isfahan, attira l'attenzione di ogni viaggiatore.

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All'inizio di Chaharbagh Abbasi, raggiungiamo il viale Darvazeh Dolat (la porta del governo), dove si trovano il palazzo e il giardino di Hasht Behesht (8 pardisi). Da tutti i palazzi che furono costruiti vicino a Chaharbagh, rimane solo il palazzo Hasht Behesht. Questo magnifico palazzo, fu costruito nel 17esimo secolo per ordine di Soleiman, l'ottavo scia' dell'impero safavide per essere un palazzo privato del Re'. Questo edificio a due piani, e' costituita da una sala centrale circondata da otto stanze. L'edificio ha forma ottagonale, e ha due ingressi principali. I quattro lati più grandi sono dotati di ampi iwan (portico), sotto i quali si alzano alcune alte e sottili colonne di legno. Il palazzo è decorato con pitture murali, pannelli in legno traforato, vetri prismatici e piastrelle di maiolica.

 

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Proseguendo sul viale Chahar Bagh, a pochi passi da Hasht Behesht, raggiungiamo alla Madrasa Chahar Bagh, è un complesso culturale del XVII secolo. Il complesso fu costruito all'epoca di Sultan Husayn, un re safavide, come scuola teologica per formare coloro che erano interessati a tali scienze. Per finanziare la scuola, la madre del Re fece costruire nelle vicinanze un grande caravanserraglio, le cui entrate andavano alla fondazione. Il portale monumentale dal viale principale conduce direttamente in un vestibolo ottagonale a cupola. Questa e la maggior parte delle pareti sono ricoperte da mattoni di colore giallo brillante che danno una sensazione di leggerezza. Il portale d'ingresso decorato con facciata in oro e argento e le piastrelle all'interno dell'edificio sono capolavori dell'arte iranica. Il cortile centrale, con la sua piscina e il suo giardino, è circondata da portici su due livelli, ognuno dei quali dà accesso ad una stanza per gli studenti.

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Continuiamo a camminare sul  viale Chaharbagh raggiungiamo un altro bellissimo palazzo di epoca safavide chiamato Chehelston. Il nome, che significa "Quaranta Colonne" in persiano, è un padiglione persiano nel mezzo di un parco, in fondo ad una lunga piscina. Il palazzo Chehelston era un luogo in cui ricevevano gli ospiti del re e degli ambasciatori stranieri. La meravigliosa facciata del palazzo, opera dell'inizio dell'XVI secolo, è il motivo principale per cui ha dato il nome a questo palazzo e che è diventato noto come il Palazzo dei Quaranta colonne. È ben sapere che questo palazzo in realtà non è composto da quaranta colonne e la ragione di questo nome è il gran numero di colonne che raddoppia quando la loro immagine si riflette nell'acqua. Il padiglione è costruito secondo lo stile talar (il portico colonnato) di epoca achemenide. Esso è composto da un ingresso coperto da colonne scanalate e un soffitto con decori e intarsi .Il Grande Salone o Sala del Trono è una sala decorata da affreschi e dipinti su ceramica. La parte superiore è decorata da 6 affreschi di soggetto storico di grandi dimensioni e raffigurano eventi piu' importanti all'epoca come alcune grandi battaglie.

 

 

 

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