Lug 01, 2023 07:29 CET

Salve cari amici , in questa puntata vi parleremo della bellisima citta' di Kerman.

La regione  di Kerman situata nel sud-est dell'Iran. Si trova al centro di una vasta pianura, 1.076 km a sud di Teheran, ai margini del Dasht-e Lut (un grande deserto salato). Kerman fu fondata come avamposto difensivo, con il nome di Behdesīr, da Ardeshir I, fondatore dell'impero sasanide, nel III secolo d. C.

Dopo la battaglia di Nahavand del 642 la città fu conquistata dagli arabi-musulmani. Secondo storigi l'antica nome di Kerman fu Karmania e il nome di Kerman fu adottato nel X secolo.

Kerman è una regione con effetti naturali e storici unici che hanno  migliaia di anni, e ci sono sei opere della regione, registrati nella lista mondiale dell'UNESCO.  Per coloro che conoscono l'Iran, il nome di Kerman ricorda bellissimi tappeti, i tessuti Cashmere e pate (ricamo tipico di questa zona),, i datteri  e il cumino verde e nero.

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Inizieremo a visitare le attrazioni storiche di Kerman con il Bazar, che risale a più di 600 anni fa, e il suo stile architettonico è molto ricco e prezioso.

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Il bazar di Kerman, noto anche come bazar di Ganj Ali Khan è il bazar più lungo dell'Iran, è situato nell’omonimo complesso edilizio nel centro storico di Kermān (regione omonima). Questo antico bazar fu costruito nell’anno 1005 dell’Egira all’epoca dello Shāh Abbās. Esso è una linea retta di 3 km ai cui lati sono posti due portali di ingresso e di uscita della città cioè l’ingresso della cittadella e quello della moschea Mozaffarideh (Jameh) e racchiude in sè qualche caravanserraglio, un sarā (edificio costituito da un cortile circondato da locali in cui le merci vengono scambiate e conservate), ed un timcheh (costruzione costituita da un’alta copertura dell’area centrale circondata da ambienti). Il Bazar di Kerman nominata anche bazar di Ganjali Khān, oltre alle attrattive storiche e turistiche, ancora oggi è un grande e noto centro commerciale che espone generi di merci come vassoi, teiere e bollitori, samovar ecc.. che in passato venivano realizzati nei laboratori dello stesso bazar. Esso è anche uno dei centri dove si possono acquistare souvenir e oggetti di artigianato della città di Kermān come: i tappeti, il pateh (ricamo tipico di questa zona), le stoviglie di rame, il gāvoot (polvere dolce solitamente composta da diversi semi schiacciati con zucchero, cardamomo e altre erbe), i kolompeh (dolcetti ripieni di pasta di datteri), il kamoj (tipo di pane dolce), il cumino ecc.

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Inoltre il complesso Ganj Ali Khan nelle vicinanze del Bazar è un importante esempio di architettura dell'era safavide e fu costruito tra il 1005 e il 1029 dell’Egira durante il regno di Ganj Ali Khan, uno dei governatori dell'era Shah Abbas Safavid.

Venne costruito da Ganj Ali Khan che governò le province di Kerman, Sistan e Kandahar . Una serie di iscrizioni collocate all'interno del complesso indicano la data esatta in cui questi edifici furono costruiti.

Il complesso copre un'area di 1100 metri quadrati ed è incentrato su una grande piazza pubblica  che è allineata con il Bazar che corre in direzione est-ovest a sud. La piazza è avvolta dalle arcate del bazar a nord, sud e ovest ed è fiancheggiata dal caravanserraglio Ganjali ad est. L'ingresso all'hammam Ganjali si trova lungo una sezione del bazar, a sud della piazza, che è noto come bazar Ganjali Khan.

Nell'antico Iran, le piazze delle città erano situate vicino ai governatorati e costituivano luoghi di ritrovo e cerimonie. La piazza Ganjali è simile alla Piazza Naqsh-e jahàn di Esfahan e alla Piazza Mir Chakhmagh di Yazd. È circondata da elementi urbani come bazar, caravanserraglio Moschea e la zecca.

Il bazar si trova nella parte sud della piazza Ganjali. All'interno, è decorato con raffinati intonaci e pitture murali che, nonostante abbiano 400 anni, sono ancora ben conservati.

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Il caravanserraglio si trova sul lato est della piazza. Il suo portale reca un'iscrizione di fondazione del 1598 composta dal calligrafo Alireza Abbasi. La pianta del caravanserraglio si basa sul modello a quattroiwan, (quatro portico) con sale a due piani centrate su alti iwan che avvolgono quattro lati di un cortile aperto. C'è una fontana ottagonale, al centro del cortile, smussata agli angoli.

La costruzione della zecca ebbe inizio nel 1598 e terminò nel 1625. Le decorazioni interne sono realizzate su intonaco ocra e mattoni. L'edificio ha un alto tamburo, coronato da una cupola per immettere la luce e far arieggiare il locale. La zecca è stata convertita in museo numismatico nel 1970. Il museo espone monete di diversi tempi: dell'Impero partico, dell'Impero sasanide, delle dinastie safavide e afshar.

 

 

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