Lug 01, 2023 11:32 CET

Salve cari amici , in questa puntata continueremo il nostro viaggio a Kerman, specificamente nella città di Sirjan, che situa nella parte sud-occidentale della provincia iraniana.

Vi abbiamo raccontato del passato della storica città di Sirjan la cui fondazione risale al periodo pre-islamico, ovvero al re Arsacide "Balash". Si dice che Alessandro Magno sostò in questa città al suo ritorno dall'India e che poi si diresse attraverso Estahban a Pasargad e Susa. Nel periodo Arsacide la città era grande ed era centro di comando dell'odierna regione di Kerman. Nel 31 del calendario arabo (653 cristiano), il terzo califfo mandò il suo comandante Abdullah Ibne Amer alla conquista della città. Sirjan infatti tornò sotto il controllo di una dinastia persiana nel decimo secolo cristiano ed ai tempi di Yaqub-e-Leis Saffarì.La città presenta molte particolarità nella sua architettura tradizionale.  Forse l'elemento più suggestivo sono le torri del vento in stile "Chopoqì", che usavano ed usano tutt'ora l'energia solare per fare circolare l'aria al loro interno. Quando il sole riscalda le pareti della torre del vento e i mattoni riscaldano e a loro volta l'interno, e l'aria adiacente, riscaldandosi, inizia a salire. La torre e' alta e così l'esito macroscopico di questo fenomeno e' la creazione di una corrente d'aria da giù verso su che porta in cima alla torre l'aria calda, da dove essa può uscire. Questa corrente verso su crea una sorta di effetto risucchiante al pian terreno, dove cioè ci sono le stanze abitabili e così fa circolare aria fresca in esse. Oggi ingegneri ed architetti di tutto il mondo hanno perfezionato la tecnica iniziale degli antichi persiani, usata nelle torri del vento, per ideare nuovi sistemi di aria condizionata che usano in tal modo la naturale energia del sole.

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Parlando di Sirjan non possiamo omettere  la ricchezza del suo sottosuolo. Sono tante le miniere di questa località, come quella di ferro di Gol Gohar, le miniere di rame, marmo e porcellana, sale, calcare, sabbia e gesso.E' un modello in tutto l'Iran anche la zona franca di questa provincia, la prima " multiuso " dell'Iran che e' attiva nel settore dell'industria, del commercio e dei servizi. La regione speciale per le attività economiche in questa regione si trova a 3 km a nord-ovest della città ed e' grande 1380 ettati ed e' vicina alla ferrovia e l'autostrada che collega all'aeroporto della città.

Una delle bellezze e delle ricchezze di Sirjan e' il deserto di sale, una grandissima miniera di sale naturale. Nelle stagioni piovose questo deserto si trasforma in un pantano salato mentre nelle stagioni secche diviene un deserto salato.L'altra attrazione della regione e' "Qalè Sang", un grande castello di pietra la cui costruzione risale al 1387 d.C. Questo castello era in pratica la sede dell'esercito nel periodo degli Ale Mozaffar, una dinastia locale. All'interno del castello vi sono numerose costruzioni ed una bellissima piazza centrale.

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A Sirjan il souvenir da comprare e' il tappeto fatto a mano e il Qlim. Poi naturalmente il pistacchio, i dolcetti gelatinosi detti "masqatì", il dolce fatto con la farina e lo zafferano detto "sohan" ed infine il famoso "Qavoot", detto anche "Qovvatu".Il Qovvatu è una polvere dolce fatta di erbe aromatiche, semi macinati di fiori, orzo macinato e zucchero. Questa polvere ha un effetto prodigioso sugli occhiil sistema nervoso e la forza fisica. Viene consumato o come una bevanda insieme all'acqua bollente o secco, come una sorta di merenda.

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