Le meraviglie dell'Iran (123)- Persepoli
Salve cari amici e benvenuti all'appuntamento della nostra programmazione. Nel corso della puntata di oggi vi vogliamo parlare di una delle meraviglie dell’Iran ovvero Persepoli o in persiano Parsè, è forse il sito archeologico più importante di tutto l’Iran.
A 60 chilometri dalla città di Shiraz ed ai piedi del monte Rahmat, nel silenzio del deserto di Marvdasht, sorge all’improvviso Persepoli, una città antica, che da' all’uomo la sensazione di aver fatto velocemente un viaggio nel tempo.
L’insieme dei numerosi edifici con le loro innumerevoli colonne ancora innalzate verso il cielo dimostra la grandiosità del popolo persiano nel quinto secolo prima della nascita di Cristo.
Ed è impossibile non rabbrividire quando si apprende che tutto questo oceano di palazzi, colonne, leoni alati e statue non venne costruito con manodopera servile, come in tutte le civiltà del passato, ma con operai ed artisti regolarmente retribuiti, visto che Ciro, nel suo cilindro, la prima carta per i diritti umani della storia, abolì completamente la schiavitù.
Oggi in Iran Persepoli viene detta dalla gente Takhte Jamshid o Parsè.
Più precisamente il complesso di regie era il luogo dove gli imperatori Achemenidi ricevevano i loro ospiti provenienti dagli altri paesi.
L’estensione di Persepoli è di 125 mila metri quadrati ed è stata costruita per ragioni architettoniche su un sorta di piano innalzato che a seconda della zona è alta dagli 8 ai 18 metri più del terreno del deserto. Persepoli è formata dalle grandi regie ufficiali per i ricevimenti, le piccole regie private, il tesoriere reale, la fortezza dei soldati e le torri di sorveglianza. Per entrare nell’area delle regie che è lunga 450 metri e larga 300 l’unica via di ingresso è salire i 111 larghi e bassi scalini dell’entrata.
Persepolis, come viene chiamata nei testi greci, fu la sede del regno di Dario il Grande. Si iniziò a costruire le regie di questo complesso sin dal 512 a.C. e la completazione di tutti gli edifici durò ben 120 anni. Nel suo attacco alla Persia, nel 331 a.C., Alessandro Magno incendiò Persepolis per via del suo odio nei confronti della civiltà persiana. Le mura, le pareti ed il tetto degli edifici vennero distrutti ma le colonne e le statue rimaste intatte oggi incutono الهام بخشیدن una vera sensazione di timore ed ammirazione in ogni visitatore. L’altezza incredibile delle colonne, le incisioni sulla pietra, le statue imponenti dei leoni alati sono davvero un qualcosa di emozionante. Will Durant, famoso storiografo americano scrive che Persepoli è il reperto archeologico più grandioso ed imponente del mondo antico.
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La particolarità onnipresente nelle rovine di Persepoli sono le sculture realizzate sulla pietra che spiegano al visitatore come fosse la vita, il pensiero ed il modo di vedere il mondo degli Achemenidi e dei loro re circa 2500 anni fà. Nelle sculture sulle pareti si notano dappertutto due alberi sempre verdi; il pino e la palma, secondo gli studiosi, un simbolo per dire che la Terra d’Iran è sempre verde. Ad est di Persepoli vi è una zona con tre fosse dove sono sepolti, ai piedi delle montagne, re storici Sha della Persia. Sulle loro tombe vi sono iscrizioni in antico parsi, babilonese ed elamita. Il complesso di Persepoli o Parse o Takhte Jamshid venne inserito da parte dell’Iran nel 1979 nella lista dei monumenti del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.
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A 70 chilometri a nord di Persepoli vi è Pasargade, un complesso storico anch’esso inserito nel Patrimonio Culturale dell’Umanità dall’UNESCO. L’insieme comprende due regie, due torri, un giardino reale con le sue fontane, le fortificazioni di Tal Takht, un caravanserraglio, la tomba di Ciro e Cambise, due re della dinastia Achemenide e lo stretto di Bolaghì. Questo complesso è entrato nella lista dell’UNESCO nel 2004. Il sito è ciò che rimane dell’antichissima città di Pasargade, la prima storica capitale degli Achemenidi, vicino al fiume Polvar. La città venne edificata da Ciro il Grande nel sesto secolo avanti Cristo. Il centro abitato era grande 160 ettari ed era circondato da montagne e dal fiume ed aveva quindi una sorta di protezione naturale. Indubbiamente il monumento più importante del complesso è la tomba di Ciro, un profeta secondo alcuni studiosi e storici. La sua tomba è stata costruita tra il 540 ed il 530 a.C. ed è fatta di pietre calcaree bianche lunghe 7 metri.
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