Ago 17, 2016 09:12 CET

PARSTODAY- In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Gentili ascoltatori salve. Siamo con con voi con un’altra puntata della rappresentazione radiofonica dalla Culla dell’islam, dedicata alla vita del grande profeta dell’islam Muhammad(as), colui che fece grossi sacrifici per divulgare il verbo divino. Amici nelle puntate precedenti vi abbiamo narrato che la Mecca fu conquistata dal Profeta Muhammad senza spargimento di alcun sangue.

 La caduta della Mecca fu un segnale per l’intera Arabia. La tribù Banū Hawāzin, un vecchio alleato di Quraysh, che viveva nella parte orientale e sud-est della Mecca e che non voelva abbandonare il culto degli idoli unendo in confederazioni alcune tribù pagani ostili ai musulmani dichiarò guerra ai musulmani. L’inizio del combattimento fu decisamente favorevole ai pagani però con la fiducia in Dio  i musulmani si riorganizzarono e riprendendo le loro postazioni riuscirono a vincere gli aggressori.

Dopo l’ingresso dei musulmani alla Mecca, la città fu del tutto cambiata. I nobili di qurayshi che fino a ieri pregavano gli idoli e provavano una forte inimicizia nei confronti del Profeta Muhammad e dei suoi seguarci, oggi dopo la conversione all’islam aiutando i musulmani si impegnarono a ripulire le ultime tracce di idolatria e miscredenza dalla loro città. La conquista della Mecca aveva reso felici i muhajirni (migranti dalla Mecca) più di qualunque altro perchè essi, alla fine, dopo anni di lontananza potevano tornare alla città natia Mecca. Gli Ansar( medinesi) invece non furono molto contenti. Nella loro mente c’era una importante domanda che gli turbava molto: loro si chiedeva se dopo la conquista della Mecca il Profeta Muhammad sarebbe tornato con loro a Medina o sarebbe preferito restare nella Mecca tra i suoi parenti?