Ago 22, 2016 07:03 CET

PARSTODAY-In nome di Dio, il Clemente, il Misericordioso. Salve gentili ascoltatori siamo con voi con un’altra puntata della rappresentazione radiofonica “Dalla Culla dell’islam” dedicata alla vita del Profeta Muhammad e alla storia dell’islam, fin dagli albori alla scomparsa del Messaggero di Dio.

 Amici Adi ibn Hatim, figlio di Hatim al Tai’e fu uno dei compagni più fedeli dell’Imam Ali, e suo figlio Imam Hassan(as). Oggi vogliamo raccontarvi la storia del suo primo incontro con il Profeta Muhammad e della sua conversione all’islam. Padre di Adi, Ḥatim al-Ṭaʾi  fu capo della tribù dei Banu Ṭa'i e oltre a Adi aveva anche una figlia del nome Safana. La sua straordinaria generosità e ospitalità era talmente grande da tramutarsi in autentica prodigalità, sì da farla diventare proverbiale fino ai giorni d'oggi. Suo figlio Adi, che praticava il cristianesimo, invece, non aveva ereditato quella generosità e simpatia del padre. Se un bisognoso chiedeva aiuto a Hatim e lui non aveva niente da offrirgli, allora chiedeva perfino in prestito del danaro a qualcuno altro per non deludere quel povero. Adi invece pur essendo ricco si impadroniva per forza dei beni altrui opprimmendo la sua gene.La tribù di Bau Ta’i abitava nel nord di Yathrib e come altre tribù pagane arabe adorava gli idoli. Dopo la conquista della Mecca da parte dei musulmani, il Profeta Muhammad inviò il suo cugino fidato Ali tra alcune tribù arabe vicino a Medina per ripulire reliquie di idolatria in quei territorri e distruggere le loro false divinità in pietra e legno. Ali eseguì l’ordine del Profeta. Però alcune tribù rinunciarono ad abbandonare gli idoli e dichararono guerra ai musulmani. Una di queste tribù fu proprio quella di Banu Ta’i. Essi furono sconfitti da Ali ed i suoi uomini. Alcuni di loro si diedere alla fuga e gli altri rimasero imprigionati. Tra i prigionieri c’era anche Safana, figlia di Hatim