Ago 22, 2016 07:57 CET

PARSTODAY-In nome di Dio il Clemente, il Misericordioso. Salve gentili ascoltatori. Bevenuti ad un’altra puntata della rubrica “Dalla Culla dell’islam” una rappresentazione radiofonica dedicata alla vita del grande profeta Muhammad (as), colui che fece grossi sacrifici per divulgare il verbo divino tra l’umanità. Nell'autunno dell'anno IX d’Egira il Profeta Muhammad venne informato che l’Imperatore di Bisanzio aveva concentrato delle truppe costituite da Arabi e Bizantini cristiani alla frontier

 Il Profeta iniziò a fronteggiare l’attacco da parte dei Bizantini. Preparò quindi la campagna contro Tabuk nel nord della penisola arabica, ai confini con l'impero bizantino. In quell’epoca l’infulenza degli ipocriti, gente che per un motivo o l’altro si proclamava credente ma che in realtà non lo era ed anzi metteva i bastoni tra le ruote dei veri fedeli, aumentava sempre di più nella comunità islamica. Essi con la scusa della calura e le difficili condizioni climatiche incoraggiavano, altri musulmani a non prendere parte alla battaglia di Tabuk. La preparazione della spedizione si scontrò con molte difficoltà sia di ordine personale che finanziario ed è nota come  “la leva difficoltosa”. Molti chiesero di essere esentati dal partecipare e il Profeta (as) diede loro il permesso di restare. Infine però si mobilitarono i trentamila musulmani per marciare verso Tabuk. Ali, cugino e genero fidato del Profeta, appena egli chiamò i musulmani alla battaglia, obbedì volontariamente e si preparò per  accompagnarlo in questa missione. Rasulallah però prima di partire chiamò Ali per parlargli di una cosa importante: