Ago 27, 2016 07:53 CET

PARSTODAYIniziamo col nome di Dio, il Clemente ed il Misericordioso. Salve gentili ascoltatori. Anche oggi insieme a voi vogliamo fare un viaggio nella storia e torniamo in dietro di oltre 1400 anni.

 Nella puntata precedente vi abbiamo raccontato che nel nono anno d’egira, il Signore ispirò al profeta i primi versetti della sura del Pentimento o Disconoscimento; sulla base di questi vennero annullati gli accordi precedenti con i pagani ed Iddio altissimo fornì 4 mesi di tempo ai miscredenti per decidere se accettare l’Islam oppure lasciare la Mecca e stabilirsi in un’altra zona ricordanodo che anche lasciando la Mecca sarebbero rimasti sotto il dominio di Dio e verranno puniti per le loro azioni inique. Il profeta incaricò, il suo fidato cugino Alì di riferire alla gente il nuovo messaggio del Signore. Dopo questo ultimatum intimato da Allah ai pagani, i miscredenti entrarono di massa in Islam. Ed ogni giorno Medina ospitava anche diversi rappresentati di altre fedi per incontrare il Profeta e stipulare un patto con i muslmani. Un giorno un gruppo dei cristiani di Najran, nello Yemen, che aveva ricevuto la lettere dell’invito all’islam da Rassullallah, decisero di recarsi a Medina con una delegazione composta da 80 loro devoti per difendere le loro credenze riguardo la divinità del Profeta Gesù e verificarsi se le dichiarazioni del Profeta  Muhammad furono in conformità con le profezie dei loro testi sacri. La carovana dei cristiani fu guidata da tre grandi vescovi di Najran: al-'Aqib, al-Sayyid e Abu Haris lbne Alqama. Abu Haris fu molto stimato dai cristiani e le sue parole e le sue azioni avevano un impatto enorme sulla gente di Najran. Ormai la carovana dei cristiani raggiunse la vicinanza di Medina. Abu Haris e suo fratello correvano in silenzio cavalli, uno accanto all’altro e pensavano a ciò che vi aspettasse a Medina