Storia dei profeti (3)
PARSTODAY-Iniziamo col nome del Signore Misericordioso. Benvenuti ad un altra puntata della nuova rubrica” la Storia dei Profeti” che è dedicata a raccontare la storia dei sacrifici che i grandi inviati del Signore fecero per divulgare il messaggio divino tra i popoli.
Amici vi abbiamo raccontato che il Profeta Adamo e sua moglie Eva a causa della “disobbedienza” all’odine di Dio persero il paradiso e il Signore gli fece scendere sulla terra. Adamo ed Eva ebbero un grande numero di figli. Iddio rivelò ad Adamo che suo figlio Abele sarebbe stato il suo successore e che dare in moglie la femmina nata in un parto al figlio maschio nato dal parto precedente, cioè dare ad Abele, Aglemia la sorella gemella di Caino. E Caino invece avrebbe avuto come la sua sposa Labuda, sorella gemella di Abele. Caino non fu contento di questa decisione e si incollerì. Poi Iddio ordinò loro due di offrire un sacrificio e così fecero. Iddio accettò il sacrificio di Abele, e Caino divenne invidioso. Un giorno mentre Abele dormiva, Caino si avvicinò e lo colpì sulla testa con una grossa pietra, uccidendolo. Dopo la scomparsa del profeta Adamo, il Signore affidò a Scis (Seth), l’altro figlio di Adamo, la profezia per guidare la sua gente dopo la morte del padre e insegnare all'umanità le leggi di Dio. Scis era il figlio unico che nacque dopo la morte di Abele ed a lui fu concessa la saggezza in molti aspetti della vita. Dopo Scis, Idris fu incaricato da Dio come un profeta per rivelare all'umanità il volere divino. Lui per anni invitò la gente ad adorare Dio unico e compiere buone azioni. Anche dopo Idris vennero altri messaggeri a cui Dio affidò una missione di rivelazione per divilugare il verbo divino tra gli uomini e guidarli verso la Salvezza. Però nessuno di loro erano tra i maggiori profeti di Dio venuti in terra, cioè uno dei cinque profeti Ulul Azm. Ormai passavano anni dalla morte del Profeta Adama ed i suoi figli e discendenti si sparseero su sulla terra. La maggior parte di loro aveva dimenticato la fede in Dio e ignorva anche il monito degli uomini di Dio. Fu proprio in quel periodo che il Signore assegnò la profezia a uno dei discendente di Abele che fu un uomo saggio, paziente e dotato di eloquenza cioè a Noè. Lui si allontava di solito dalla gente e si rifugiava in deserto o in montagna e per ore e ore invocava e pregava il Signore dei mondi