Feb 06, 2016 11:26 CET
  • artigianato iraniano
    artigianato iraniano

La metallurgia e’ la tecnica che riguarda essenzialmente lo studio dei metalli, del loro comportamento e dei procedimeti tecnici relativi al loro ottenimento e lavorazione. La tecnica e’ nata in ambito preistorico, formalmente con l’eta’ del rame, con la lavorazione dell’elemento nativo, ma si possono considerare pienamente tecniche metallurgiche quelle in uso durante l’eta’ del bronzo.


La metallurgia e’ la tecnica che riguarda essenzialmente lo studio dei metalli, del loro comportamento e dei procedimeti tecnici relativi al loro ottenimento e lavorazione. La tecnica e’ nata in ambito preistorico, formalmente con l’eta’ del rame, con la lavorazione dell’elemento nativo, ma si possono considerare pienamente tecniche metallurgiche quelle in uso durante l’eta’ del bronzo.


Il bronzo e’ una lega composta da rame e stagno che danno luogo a buone caratteristiche meccaniche e grande resistenza alla corrosione. La sua scoperta fu così importante da dare vita ad un vero e proprio periodo, l’eta del Bronzo. Il bronzo venne usato per costruire attrezzi, armi, corazze e strumenti piu’ resistenti e leggeri di quelli in pietra o in rame. Ha un punto di fusione piu’ basso del rame e può assumere diversi colori come il rosso, il rosso chiaro e l’arancione. Gli scavi archeologici testimoniano che gli iraniani conoscevano il Bronzo dal  5000 a.C .

Una delle zone  importanti  nella quale sono stati ritrovati tanti oggetti di bronzo appartenenti a IV millennio a.C e’  la regione del Lorestan situata nella parte occidentale dell’Iran. Oggi questi oggetti sono esposti in diversi  grandi musei del mondo. Assai noti sono i cosiddetti “bronzi del Lorestan”, che dal 1930 in poi sono venuti alla luce attraverso una serie di scavi su larga scala, effettuati illegalmente. Regolari scavi svoltisi nelle necropoli della regione del Lorestan hanno riportato alla luce ornamenti, doni e arredi che a quanto pare venivano sepolti insieme ai morti. Questa caratteristica si nota di piu’ in tombe intorno alle quali sono state collocate attentamente delle roccie. Gli oggetti ritrovati sono molto variegati; morsi per cavalli, spilloni, armi, asce rituali e daghe con decori molto belli e raffinati ed in alcuni si presentano delle scritture in lingua assira. Alcuni di questi oggetti appartengono a XIIesimo e decimo secolo  a.C.

La straordinaria fioritura dell’arte bronzistica del Lorestan, che si suole far iniziare poco dopo il 1000 a.c, e’ caratterizzata pure dalla trattazione dell’immagine animalistica; leone, cavallo, capra. Scoperte archeologiche in alcune localita’ del Lorestan hanno fornito le piu’ remote raffigurazioni della capra di montagna con le corna ripiegate all’indietro.

L’importanza di quest’arte secondo i ricercatori e’ dovuta a una semplice lavorazione del bronzo che e’ segnale della successiva rivoluzione dei medi nella costruzione degli arnesi per l’agricoltura e  la costruzione di armi per la battaglia. Questi utensili ci raccontano come fosse la civita’ di quell’epoca dal punto di vista culturale, religioso, ed ecc…

Tra le armi realizzate nel Lorestan, con il bronzo, risalenti, come abbiamo detto, all’anno 1000 a.C. circa, figurano spade e pugnali; poi ci sono utensili agricoli, attrezzatura per cavalcare, oggetti di ornamento e stoviglie, nelle quali si nota una predilezione per raffigurazioni umane o quelle di animali come la capra di montagna. Le rappresentazioni zoomorfe saranno sempre caratteristiche della produzione locale.

 

 

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Nella regione settentrionale dell’Iran, nel cuore delle montagne, esistono grandi riserve di rame.

Anche Ebne Hoghul, geografo arabo, nel suo libro  menziona l’esistenza   di queste miniere situate nel nord-est, nella regione del Khorasan. Le miniere di rame di citta’ come Kashan, Anarak, Isfahan e Bukhara erano molto importanti soprattutto per il califfato islamico che da queste miniere traeva guadagni ingenti.

Nel libro cinese Kukuyau’, si legge che in epoca sassanide i cinesi importarono acciaio dall’Iran. In questo libro si parla delle proprieta’ del ferro importato dall’Iran e del fatto che in esso erano state prodotte ad arte delle curvature. Per questo risulta che la tecnica del ferro ondulato sia stata scoperta per la prima volta in Iran. Questo tipo di accaio, come qualita’, era uguale a quello dell’India .

I centri importanti della tecnica di lavorazione del metallo, soprattutto del ferro, in epoca Sassanide, erano il Kerman, l’Azerbaijan ed il Lorestan. Si puo’ dire che l’epoca  fiorente  dell’artigianato e della lavorazione dei metalli e’ stata il periodo Sassanide. In questo periodo i metlli venivano utilizzati per realizzare oggetti ornamentali ed oggetti per uso quotidiano. Alcuni di questi sono stati ritrovati in  Russia, Polonia, Asia centrale e India e questo fatto dimostra che lo scambio di merci avveniva tra l’Iran e queste regioni del mondo a quell’epoca.

 

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Tappè Marlik ovvero il sito archeologico di Marlik, e’ situato nella regione del Gilan, vicino alla citta’ di Rudbar, sulla riva orientale del fiume Sefid Rud, nella valle di Gowhar Rud . In questa zona ci sono numerosi siti archeoligici tra i quali i piu’ impotanti sono il sito di Marlik  insieme ad altri 4 siti archeologici. Secondo i ricercatori il sito di Marlik  era un cimitero dei capi e dei governatori della civiltà locale risalente a 3000 anni fa’. Negli scavi della necropoli sono stati ritrovati oggetti d’oro e vasi ceramici zoomorfi (tori, cavalli, leopadri, orsi).

Il sito, fino al 1960, era sconosciuto finche’  un gruppo di archeologi guidato dal Ezzat Allah Negahban decisero di esplorare la zona.

Nel sito di Marlik vi sono 25 tombe. In queste sono stati ritrovati stoviglie di ceramiche, bottoni decorativi, divesi tipi di  mazza, coppe d’oro, argento e Bronzo e ancora spade, pugnali, statue di bronzo, elmi ed ecc.

Per il popolo di questa civilta’  il sole era molto  importante e si notano delle immagine  geometriche  incise sul fondo delle coppe e dei contenitori a forma di sole.

Da notare che le opere metalliche ottenuti da questo sito sono molto simili a quelle della collina Sialk situata nella citta’ di Kashan.

Il piu’ famoso oggetto  rinvenuta  nel sito di Marlik e’ la coppa d’oro  che risale alla prima meta’ del primo millennio a.C.; e’ dotata di  motivi floreali  ed animali e nel mezzo di essa si nota l’immagine di un  albero e ad ogni lato si vedono due tori alati che stanno salendo da quest’albero. Questa coppa ha un’altezza di 18 cm ed ha bassorilevi di 2 cm. Alla base di questa si nota l’immagine del sole inciso a forma di un fiore con i raggi ben ordinati.

 

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