L'incontro clamoroso tra Trump e Zelensky: la fine di un sogno
(last modified Mon, 03 Mar 2025 04:20:19 GMT )
Mar 03, 2025 05:20 Europe/Rome
  • L'incontro clamoroso tra Trump e Zelensky: la fine di un sogno

Pars Today – I leader filoccidentali dell'Ucraina, dopo gli eventi del 2014 e l'ascesa al potere di un governo del tutto filo americano, hanno voltato le spalle alla Russia grazie al sostegno degli Stati Uniti e dell'Europa. Spinti dall'entusiasmo e dall'appoggio dell'Occidente, hanno cercato di aderire alla NATO e all'Unione Europea, interrompendo i legami con Mosca.

Tuttavia, questo processo ha portato a una guerra sanguinosa e devastante, iniziata a fine febbraio 2022 e tutt’ora in corso.

Ora, le speranze e i sogni dell'Ucraina di integrarsi nel blocco occidentale sono svaniti dopo l'incontro teso tra Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, e Volodymyr Zelensky, presidente dell'Ucraina. Lo storico faccia a faccia tra Trump, il suo vicepresidente J.D. Vance e Zelensky, avvenuto venerdì 28 febbraio 2025 alla Casa Bianca, si è trasformato in un duro scontro verbale davanti ai media di tutto il mondo. Trump e il suo vice hanno umiliato Zelensky, con Trump che ha più volte gridato contro di lui nello Studio Ovale.

Zelensky si era recato a Washington con l'obiettivo di firmare un accordo per la cessione delle preziose risorse minerarie ucraine agli Stati Uniti. Tuttavia, la situazione si è fatta tesa quando il presidente ucraino ha reagito alle dichiarazioni di J.D. Vance, secondo cui la pace poteva essere raggiunta solo attraverso la diplomazia con la Russia. Vance ha sottolineato che "l'Ucraina sta affrontando gravi difficoltà nei suoi sforzi bellici", e ha detto a Zelensky: "Dovresti ringraziare il presidente per i suoi tentativi di porre fine a questo conflitto".

Quando Zelensky ha risposto dicendo che anche gli Stati Uniti hanno i loro problemi e che aveva già sentito queste parole da Putin, Trump lo ha interrotto bruscamente, urlando: "Non sei in una buona posizione e non hai alcuna carta vincente. Stai giocando con la vita di milioni di persone, scommettendo sulla Terza Guerra Mondiale. Quello che fai è una totale mancanza di rispetto verso l’America. Dovresti esserci riconoscente".

Trump ha definito i commenti di Zelensky "irrispettosi", lo ha minacciato e ha aggiunto: "Se non fosse per le nostre armi, questa guerra sarebbe finita molto tempo fa. O accetti un accordo, oppure smettiamo di intervenire. Non hai abbastanza forza e non puoi dirci se vuoi il cessate il fuoco o meno".

Dopo l'acceso scambio verbale tra Trump, Vance e Zelensky davanti ai media, Trump ha espulso il presidente ucraino e la sua delegazione dalla Casa Bianca. Gli ucraini hanno protestato, chiedendo di proseguire i negoziati, ma la loro richiesta è stata respinta. Poco dopo, Zelensky ha lasciato la Casa Bianca per Kiev.

Successivamente, la presidenza americana ha chiesto a Zelensky di scusarsi con Trump, ma lui ha rifiutato. In un'intervista con Fox News, il canale vicino ai Repubblicani, Zelensky si è limitato a ringraziare Trump e il popolo americano, senza porgere scuse.

L'incontro ha suscitato reazioni contrastanti negli Stati Uniti e nel mondo. Il senatore repubblicano Lindsey Graham ha criticato Zelensky, dicendo che "dovrebbe scusarsi, altrimenti l'Ucraina dovrebbe inviare un altro rappresentante o affrontarne le conseguenze". Al contrario, il senatore democratico Jack Reed ha condannato il comportamento di Trump e Vance, affermando che "stanno dimostrando al mondo che gli Stati Uniti non sono affidabili".

Dopo l'incontro, i leader europei hanno riaffermato il loro sostegno a Kiev. In risposta, Dmitry Medvedev, ex presidente e attuale vice capo del Consiglio di Sicurezza russo, ha dichiarato: "Lo schiaffo dato da Trump e Vance a Zelensky è stato utile, ma non è sufficiente".

Data la posizione assunta da Trump sia durante la campagna elettorale del 2024 che dopo il suo ritorno alla Casa Bianca per il secondo mandato, era prevedibile che avrebbe cercato di imporre le sue condizioni a Zelensky. In particolare, voleva che l’Ucraina accettasse la situazione attuale, riconoscendo la perdita del 20% del suo territorio a favore della Russia, e firmasse un accordo da 500 miliardi di dollari per la cessione delle sue risorse minerarie agli Stati Uniti, in cambio di presunte garanzie di sicurezza americane.

Tuttavia, ciò che ha reso l’incontro ancora più sorprendente è stata la resistenza di Zelensky di fronte a Trump e la manifestazione del tipico atteggiamento imperialista degli Stati Uniti, con dichiarazioni umilianti e offensive rivolte al presidente ucraino davanti ai media americani e internazionali.

Trump ancora una volta ha dimostrato che l’esclusivismo americano e l’approccio paternalistico dei leader statunitensi nei confronti degli altri paesi rimangono una costante. Gli Stati Uniti non mostrano alcun rispetto o considerazione per le altre nazioni e i loro leader.

L’esperienza dell’Ucraina, che ha riposto la sua fiducia nelle promesse dell’Occidente e si è lasciata trascinare nel conflitto con la Russia per aderire alla NATO, nonostante i ripetuti avvertimenti e ultimatum di Mosca, dimostra quali tragiche conseguenze possa avere la dipendenza dagli Stati Uniti.

Inoltre, con la sua pretesa di controllare le risorse ucraine e di esigere un rimborso di 500 miliardi di dollari per gli aiuti concessi, Trump ha mostrato che, dietro agli slogan ingannevoli su libertà, giustizia e democrazia, l’America persegue solo i suoi interessi economici.

Il clamoroso incontro teso tra Trump e Zelensky ha segnato la fine di un sogno: quello di ottenere sicurezza, libertà, democrazia e benessere economico attraverso l’alleanza con l’Occidente e la dipendenza dagli Stati Uniti.

 

 

Potete seguirci sui seguenti Social Media:

Instagram: @parstodayitaliano

Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte

X (ex Twitter): RadioItaliaIRIB

Youtube: Redazione italiana

VK: Redazione-Italiana Irib