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La Gran Bretagna in una situazione critica nei rapporti con gli Stati Uniti
Pars Today – Una settimana dopo la visita del presidente francese Emmanuel Macron a Washington, Donald Trump ha ospitato il primo ministro britannico Keir Starmer. Questa visita è stata diversa da quella di Macron.
I rapporti tra Regno Unito e Stati Uniti sono sempre stati di grande importanza. Questa relazione, nota come "relazione speciale", si è rafforzata nel corso della storia in diversi ambiti, tra cui sicurezza, commercio e cultura. Tuttavia, nei colloqui tra Trump e Starmer e durante la loro conferenza stampa congiunta, non si è percepito alcun segnale di questa relazione privilegiata. Seduto accanto a Starmer nello Studio Ovale, Trump ha accettato l'invito a visitare la Gran Bretagna nel prossimo futuro e ha dichiarato: «Discuteremo della Russia e dell'Ucraina, parleremo di commercio». Da parte sua, Starmer si è detto ottimista riguardo a un accordo di pace per l'Ucraina.
Durante l'incontro, il primo ministro britannico ha cercato, da un lato, di elogiare Trump e le sue politiche e, dall'altro, di esprimere la posizione del Regno Unito sul commercio bilaterale e sulle iniziative unilaterali degli Stati Uniti in politica estera.
Trump è salito al potere con lo slogan "America First" e ha impostato le sue politiche commerciali su questo principio. Le pesanti tariffe imposte sulle importazioni, in particolare su acciaio e alluminio, hanno avuto effetti negativi sull'economia britannica. Essendo uno dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, la Gran Bretagna ha subito danni importanti a causa di queste politiche. Le iniziative di Trump in vari settori, in particolare in ambito politico, economico e commerciale, oltre al conflitto in Ucraina, hanno rappresentato una sfida seria per le relazioni tra Regno Unito e Stati Uniti.
Dopo l'uscita dall'Unione Europea, Londra ha cercato alternative per colmare il vuoto lasciato dalla Brexit, rafforzando i legami con gli Stati Uniti e altre potenze economiche. Il precedente governo conservatore britannico mirava a siglare un accordo di libero scambio con Washington e, allo stesso tempo, cercava di rafforzare le relazioni militari e di sicurezza con gli Stati Uniti per accrescere il ruolo globale del Regno Unito.
Una delle strategie chiave di Londra, in collaborazione con Washington, è stata la politica di contenimento della Russia ai propri confini, il che ha portato a relazioni turbolente tra Regno Unito e Russia.
Dopo la guerra russa ai danni dell'Ucraina, alti funzionari politici e militari britannici hanno visitato ripetutamente Kiev, fornendo sostegno finanziario e militare al governo ucraino. Negli ultimi mesi, mentre Trump ha più volte umiliato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e i governi europei, la Gran Bretagna ha continuato a sostenere Zelensky e ha cercato di allinearsi con i Paesi dell'UE nella gestione della guerra in Ucraina.
Tuttavia, Starmer ha cercato di evitare prese di posizione troppo nette nei confronti delle politiche unilaterali e nazionaliste di Trump. Attualmente, il governo laburista britannico si trova in una situazione di limbo.
Negli ultimi due mesi, Trump ha dimostrato che la sua politica "America First" non fa distinzione tra alleati e rivali degli Stati Uniti. Così come ha imposto dazi su merci provenienti da Messico, Canada e Cina, ha applicato tariffe anche ai Paesi europei con l'obiettivo di riequilibrare il commercio.
Il governo britannico spera di poter fungere da ponte tra Europa e Stati Uniti, ma questa strategia non sembra in grado di ripristinare la "relazione speciale" con Washington. Trump è un uomo d'affari abituato a trattare e ottenere risultati rapidi, e per questo esprime chiaramente le sue posizioni, indipendentemente dal fatto che siano compatibili con i principi umanitari, il diritto internazionale o le relazioni storiche.
Il presidente americano sa bene che, se volesse condurre negoziati di pace coinvolgendo il governo ucraino e i governi europei, non si arriverebbe ad alcun compromesso o cessate il fuoco. Per questo motivo, nonostante le collaborazioni militari e di sicurezza con i Paesi europei, ha scelto di escluderli dai negoziati e ha organizzato un incontro ad alto livello tra rappresentanti politici e militari americani e russi a Riad, in Arabia Saudita.
Il governo laburista britannico ha capito che non può più fare affidamento sugli Stati Uniti nemmeno per mantenere un ruolo di rilievo in Europa. Per questo motivo, Starmer cerca di bilanciare l'approccio europeista con la collaborazione con Washington, pur mantenendo legami politici e militari con i Paesi dell'UE. Tuttavia, anche questa strategia difficilmente consentirà al Regno Unito di riacquistare un'influenza significativa.
I governi europei sono ormai consapevoli di non poter più contare sugli Stati Uniti per la loro sicurezza, ma la creazione di un sistema di difesa autonomo e indipendente dalla NATO rappresenta una sfida complessa, dato che ormai l'Europa manca di una politica estera propria e di sicurezza comune.
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