Leader: i nemici non potranno mettere la nazione contro la Repubblica islamica
TEHRAN - "Nella Repubblica Islamica il fattore popolo è un fattore molto importante e i nemici non potranno mettere la nazione iraniana contro il governo (sistema) islamico (Repubblica Islamica)".
Cosi' la Guida Suprema nel 33esimo anniversario della scomparsa dell'Imam Khomeini, in una cerimonia svoltasi nel mausoleo dello stesso Fondatore della Rivoluzione Islamica, sud di Tehran, sabato mattina.(4/6/2022). E' stato un evento pubblico dopo due anni a causa della Pandemia di Coronavirus.
"Oggi l'orientamento della gente verso l'islam e la rivoluzione supera quello che c'era agli inizi della Rivoluzione, una verita' confermata dalle solenni partecipazioni popolari a favore della resistenza (movimento della resistenza) e degli ulama (clero religioso)", come ad esempio la presenza di milioni di persone per dare ultimo addio al martire generale Qassem Soleimani, quel valoroso combattente e mujahid (eroe della lotta al terrorismo Daesh\ ISIS) oppure la massiccia partecipazione popolare ai funerali delle grandi figure religiose come l'ayatollah Safi Golpaygani e l'ayatollah Mohammad Taqi Bahjat che non possono essere compatibili con simili eventi pubblici in onore dei personaggi del mondo di politica o di arte. Questo mostra una grande accoglienza da parte della societa' verso i religiosi, l'islam, la jihad e la resistenza".
L'ayatollah sayyed Ali Khamenei in un'altra parte del suo discorso - trasmesso in diretta tv - ha parlato del fallimento dei complotti orditi all'estero, in cui sono coinvolti elementi interni". "I nemici hanno sperato nelle proteste di piazza e hanno cercato di mettere il popolo contro la Repubblica islamica, ma i loro calcoli sono sbagliati, come molti di quelli fatti in passato", ha detto. "In questo fallimento c'e' posto anche per i consiglieri interni, i traditori al popolo iraniano. Questi hanno tradito persino i loro padroni americani, dandoli consigli sbagliati".
L'altro argomento toccato dal Leader e' stato il motivo per cui "l'Occidente e' diventato sin da subito il nemico della Rivoluzione islamica dell'Iran, perche' l'Imam Khomeini, in quanto l'architetto della Rivoluzione islamica, decise di prender la distanza dall'Occidente. Quella decisa dal nostro caro Imam fu in effetti un divario macroscopio, fondamentale".
E poi ha sottolineato: "Ci sono delle differenze di idee su varie questioni come il sosotegno alla Palestina, la Repubblica islamica ha consegnato l'ambasciata del regime usurpatore sionista ai palestinesi. La Repubblica islamica si oppone all'ipocrisia e ai crimini degli Stati Uniti e dei paesi europei. Questi sono solo alcuni esempi che rendono inconciliabie il divario che esiste tra il pensiero islamico presentato dall'Imam con quello occidentale".
L'ayatollah Khamenei ha anche fatto riferimento al recente sequestro di una petroliera iraniana per mano delle forze navali della Grecia, definendola come "un atto di pirateria". Di recente il governo di Atene ha rubato il petrolio iraniano per volere degli americani, ma quando gli eroi della Marina militare iraniana ( il Corpo navale delle Guardie della Rivoluzione islamica, i Pasdaran) hanno fermato e confiscato una nave nemica (nel Golfo Persico). Ed ecco che i nemici hanno cominciato - come sempre - a difondere bugie attraverso la solita campagna anti iraniana, mentre erano loro che ci hanno rubato il petrolio e riprendersi la merce rubata non è un furto".
Potete seguirci sui seguenti Social Media:
Instagram: @parstodayitaliano
Whatsapp: +9809035065504, gruppo Notizie scelte
Twitter: RadioItaliaIRIB
Youtube: Redazione italiana
VK: Redazione-Italiana Irib
E il sito: Urmedium